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Giorgio de Chirico e San Francesco

Il famoso pittore del Novecento sepolto nella chiesa di San Francesco a Ripa, il suo legame con il Santo di Assisi

di Antonio Tarallo

La chiesa di San Francesco a Ripa di Roma sorge sulla piazza di San Francesco d'Assisi . Qui untempo sorgeva l'antica chiesa denominata "San Biagio de Curte" o "de Curtibus" con un annesso ospizio-ospedale. Proprio in questo ospizio venne ospitato San Francesco d'Assisi in occasione della sua visita al pontefice nel 1219. Ancora oggi la chiesa custodisce la cella del santo ed alcune sue reliquie, come un Crocifisso e un sasso dove San Francesco “posava il capo”, così si legge vicino al sasso. La chiesa conserva anche diverse opere artistiche molto importanti, come - ad esempio - la statua del Bernini che ritrae la Beata Ludovica Albertoni in estasi. Ma c’è un tesoro quasi nascosto che richiama l’attenzione di molti fedeli che entrano nella chiesa: è la cappella dove riposa il corpo dell’artista del ‘900 italiano Giorgio de Chirico.

Fu nel 1992 che vennero traslate nella chiesa di San Francesco a Ripa le spoglie mortali del grande artista de Chirico, prima seppellito al cimitero monumentale del Verano. La tomba venne ricavata da una confinante spazio di proprietà del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Si passa per la cappella dell’Immacolata per accedere a questo luogo così mistico, perché l’Arte è sempre mistica, in un certo modo. La vedova del pittore, Isabella Pakszwer (in arte da scrittrice Isabella Far), donò ai frati francescani tre tele del Maestro da esporre nella cappella della tomba. Le tele sono: “Autoritratto”, “Ritratto della moglie Isa” (La dama velata) e “La Caduta” o “Salita al Calvario”. Quest’ultima è una tela dalle vaste proporzioni, di cm 185 x 160. 

Cosa ha di così particolare questa tela? L’opera rappresenta una delle cadute di Gesù della Via Crucis al Calvario, ma in basso a destra di chi guarda, in primo piano e a mezzo busto, è dipinto San Francesco d’Assisi: un anacronismo storico, ovviamente, ma l’occhio dell’artista de Chirico andava oltre. San Francesco, alter Christus, è posto lì, vicino al Maestro, proprio nel momento della Passione. Il noto pittore aveva ben presente la storia del santo di Assisi e la sua personale passione, vissuta per mezzo delle stimmate avute sul monte La Verna.

La domanda, però, nasce “spontanea”: perché la tomba di de Chirico è stata posta a San Francesco a Ripa a Trastevere e perché proprio in una chiesa francescana? La moglie del grande pittore era una grande ammiratrice e devota del Santo Poverello. Non fu un caso, certo, che proprio in questa chiesa del rione Trastevere a Roma, i due personaggi decisero di sposarsi il giorno 5 marzo 1952. Inoltre, dal 1980, due frati francescani acquistano un posto di grande importanza spirituale nella vita di Isabella: Padre Elia Germano Ceratogli e Padre Felice Rossetti.

Addirittura nel nel 1978, furono affidati a Padre Felice Rossetti alcuni oggetti personali del marito Giorgio, conservati poi presso il Museo di Arte Moderna “Felice Rossetti” a Viterbo, presso la Chiesa di San Francesco alla Rocca. In una lettera datata 28 novembre 1984, la moglie scrisse a Padre Elia Germano Ceratogli, per comunicargli il suo desiderio di seppellire il marito presso la chiesa di San Francesco a Ripa. Solo a fine marzo 1992 fu reso possibile tale desiderio.


Antonio Tarallo

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