NOTIZIE > attualita

Il vero giornalismo migliora il futuro

A due giornalisti il Nobel della Pace 2021

Il mondo del giornalismo ha esultato alla notizia che il Premio Nobel per la pace 2021 era stato assegnato a due professionisti dell’informazione: Dmitrij Muratov, direttore e cofondatore del giornale di inchiesta russo Novaya Gazeta, e a Maria Ressa, cofondatrice e direttrice di Rappler, sito di informazione noto per le inchieste contro il presidente filippino Rodrigo Duterte.

Due giornalisti, entrambi a capo di testate libere e indipendenti, che sono stati premiati con questa motivazione: “per gli sforzi per preservare la libertà di pensiero come precondizione per la democrazia e la pace”. Nel ritirare il prestigioso premio il 10 dicembre scorso a Oslo i due vincitori hanno chiesto un minuto di silenzio quasi a condividere il riconoscimento con tutti i giornalisti che hanno dato la vita per questa professione e che ancora subiscono persecuzioni.

Muratov ha dichiarato: «Vi dirò questo: non è merito mio. È Novaya Gazeta. Sono quelli che sono morti difendendo il diritto delle persone alla libertà di parola. Siccome loro non sono con noi, probabilmente hanno deciso che sia io a dirlo a tutti». Maria Ressa, fondatrice del quotidiano online Rippler, dal canto suo ha ribadito: «Questo premio ci dà forza per continuare la lotta per la verità [...] La nostra è una battaglia per la verità. E la verità non esiste senza i giornalisti».

Questo riconoscimento segna una svolta importante perché sancisce che la libertà d’espressione e di stampa, e l’accesso ad una buona informazione, sono fondamento della democrazia e della pace. Questo vale per i contesti dove la libertà di stampa è osteggiata, ma anche dove l’informazione è manipolata e distorta, come nel proliferare di fake news, bufale costruite ad hoc o notizie non verificate.

Premiare con il Nobel chi lavora nel mondo del giornalismo è difendere il lavoro di tutti coloro che garantiscono il diritto fondamentale delle persone a sapere, a comprendere la realtà, a farsi una opinione; è accendere un campanello d’allarme sui rischi di un giornalismo assoggettato al potere, quale che sia; è incoraggiare chi fa giornalismo con competenza professionalità, perché in gioco c’è la libertà stessa delle persone e la pacifica convivenza delle comunità.



Commenti dei lettori



NON CI SONO COMMENTI PER QUESTO ARTICOLO

Lascia tu il primo commento

Lascia il tuo commento

Nome (richiesto):
Email (richiesta, non verrà mostrata ai visitatori):
Il tuo commento(Max. 300 caratteri):
ACCONSENTO NON ACCONSENTO
al trattamento dei miei Dati personali per le finalità riportate nell'informativa, al fine esclusivo di contattare l'utente per sole ragioni di servizio, legate all'evasione delle sue richieste (pubblicazione commenti)
Organo ufficiale di Stampa della Basilica di San Francesco d'Assisi
Custodia Generale Sacro Convento
© 2014 - tutti i diritti riservati
Contatti | Credits