Bambini che rappresentano la vita di una beata francescana
di Gelsomino Del GuercioUna recita di fine anno in una scuola cattolica, con un soggetto d'eccezione: una beata francescana!
La storia di Madre Caterina Troiani, fondatrice dell’Ordine delle Suore Francescane Missionarie d’Egitto e pionera d’interculturalità e d’interconfessionalità è stata rappresentata dagli alunni dell' "istituto Cuore Immacolato di Maria" di Palermo.
PICCOLA ORFANA
Ma perché scegliere di rappresentare la vita di una religiosa? Nata a Giuliano di Roma nel 1813, dimorò a Ferentino, in provincia di Frosinone, per oltre quarant’anni. Bambina di appena 6 anni, rimasta orfana di madre, fu affidata alle cure delle suore maestre del Monastero di Santa Chiara della Carità, eretto nella cittadina ciociara già dal 1803.
L'IDEA DELLA MISSIONE
Nel monastero ferentinate maturò l’ideale missionario, che fu così impellente da spingerla ad abbandonare la clausura e a dedicarsi alla promozione della donna, dei derelitti, degli oppressi e degli emarginati nella terra d’Egitto.
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IL CAIRO
Personaggio profetico del XIX secolo, interamente francescana, missionaria a servizio di Città del Cairo, operò tra sofferenza, povertà, abbandono di bambini anche durante la rivoluzione che sconvolse l’Egitto nel 1882, tanto da essere definita la "mamma bianca" dagli abitanti del luogo.
LA RICOSTRUZIONE
Il recital ha ricostruito proprio l’arrivo delle suore in Egitto, l’inizio della loro opera, i primi frutti del Recital degli alunni dell’istituto Cuore Immacolato di Maria su madre Caterina Troiani, il loro lavoro di missionarie, la fervente fede di madre Caterina nel Signore, che ancora oggi tesse le proprie trame, attraverso l’Ordine delle suore francescane.
Gelsomino Del Guercio
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