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San Francesco e il miracolo del fanciullo creduto morto

Il prodigio è avvenuto a Nocera Umbra

di Gelsomino Del Guercio

Un bambino che si credeva fosse morto, si risveglia contro ogni previsione. E racconta che è stato San Francesco a dirgli che sarebbe tornato dai suoi genitori.
Il miracolo è narrato ne “Il trattato dei Miracoli” di Tommaso da Celano, biografo ufficiale di San Francesco, ed è accaduto a Nocera Umbra.

IL CARRO NEGATO
I frati di Nocera Umbra chiesero un carro, di cui avevano bisogno per un po' di tempo, ad un uomo di nome Pietro ma egli rispose stoltamente: "Io scuoierei due di voi insieme a san Francesco, piuttosto che prestarvi il mio carro". Si pentì subito però quell'uomo di aver proferito sì grande bestemmia, e, percuotendosi la bocca, invocava misericordia. Temeva infatti una punizione, come infatti accadde. Durante la notte vide in sogno la sua casa piena di uomini e di donne, che intrecciavano danze in gran giubilo.

LA MORTE DI GAFARO
Di lì a poco suo figlio, di nome Gafaro, si ammalò e, trascorso poco tempo, spirò. Le danze, viste in sogno, si cambiarono in lutto, e la gioia in pianto. Si ricordò allora della bestemmia che aveva proferito contro san Francesco, e lo strazio gli insegnò quanto fosse stata grave la sua colpa.

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LA DISPERAZIONE DEL PADRE
Si ravvoltolava per terra e si disperava senza cessare un istante di invocare san Francesco, dicendo: "Sono io che ho peccato; me, avresti dovuto colpire! Ridona, o Santo, il figlio al penitente che già ti bestemmiò. Mi arrendo a te, per sempre mi presterò ai tuoi desideri, giacché ti offrirò sempre tutte le primizie".

“MENTRE GIACEVO MORTO..:”
A tali parole il fanciullo si alzò e ordinando di cessare il pianto, così raccontò la vicenda della sua morte: "Mentre io giacevo morto--disse--venne il beato Francesco e mi condusse per una strada buia e molto lunga. Poi mi fece sostare in un giardino così splendido, così piacevole, che tutto il mondo non si potrebbe paragonare ad esso. Mi ricondusse poi per la stessa strada, dicendomi: "Ritorna da tuo padre e da tua madre, non voglio trattenerti qui più a lungo". Ed eccomi di ritorno, secondo il suo volere".

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Gelsomino Del Guercio

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