700 anni con i francescani! Accade a Sant'Arcangelo di Romagna
di Gelsomino Del Guercio
Cinquecento anni di storia. Così Sant'Arcangelo di Romagna, cittadina in provincia di Rimini, oggi, riporta alla luce l'antico rapporto con i francescani.
E' consultabile, infatti, la prima pubblicazione interamente dedicata al rapporto tra la cittadina e i frati conventuali, con i contributi degli storici Patrizia Bebi, Maria Cristina Maggioli e Silvano Beretta.
IL "SACCO" DI MALATESTA E URBINATI
La data di fondazione del Convento e della Chiesa di San Francesco non è nota: i documenti sono andati perduti nel 1503 durante il sacco di Santarcangelo operato da Carlo Malatesta e dagli Urbinati. E’ tuttavia presumibile che la data, almeno per il Convento, sostengono gli autori della pubblicazione, possa essere fissata attorno al 1311. A capo di questo stava il padre guardiano che riceveva ordini direttamente dal ministro provinciale.
https://www.youtube.com/watch?v=BKk9Zus_oF8
GESTIONE DEI SOLDI ACCURATA
Il padre guardiano, si legge sul quotidiano di Rimini www.chiamamicitta.it, aveva il dovere di far rispettare gli ordini ricevuti. Le decisioni del Convento però erano prese in seno ad un consiglio formato dai frati stessi. Le gestione dei soldi del Convento era accuratissima: le entrate erano costituite da diverse voci (lasciti, donazioni, censi, elemosine). Ed erano notevoli in quanto “la chiesa di San Francesco era la più frequentata ed era stata scelta dalla nobiltà come proprio luogo di culto, in cui ostentare non solo devozione, ma anche potere”.
LO "SCIPPO" DELL'OPERA D'ARTE
La più antica opera d’arte, appartenente ai Minori Conventuali, è il prezioso polittico di Jacobello da Bonomo, datato 1385, oggi esposto al Museo civico di Santarcangelo. Nel settembre 1929 Mussolini ne chiese la disponibilità per esporla a Londra nella Mostra di Arte Italiana Antica indetta per il gennaio 1930. Il Comune tentò di resistere e chiese una copertura assicurativa, astronomica per quei tempi, di 1 milione di lire. Ma gli organizzatori pur di averlo accettarono di pagare questa polizza. Il patrimonio artistico conservato in San Francesco era notevole: ma ben poco di questo è oggi rimasto.
DAI CONVENTUALI AI CAPPUCCINI
Fino al 1860 i frati conventuali rimasero nel convento, poi iniziò il declino, con la demolizione della Chiesa e del Convento tra la fine del sec. XIX e la metà del secolo successivo.
Se la storia dei conventuali è finita in malo modo, oggi la cittadina romagnola può contare ancora su una parrocchia amministrata da frati: ci sono infatti i frati Cappuccini a tenere alta, dopo sette secoli, la bandiera del francescanesimo a Sant'Arcangelo!
https://www.youtube.com/watch?v=e3MR2p4cU6M
Gelsomino Del Guercio
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