CINQUE ANNI DI FRANCESCO, LA GENTE GLI HA VOLUTO BENE SUBITO
di Domenico Agasso JR
Quella sera del 13 marzo 2013, chinando la testa ha chiesto la preghiera del popolo su di lui e per lui. E piazza San Pietro, in un attimo, si è ammutolita. Questo è stato il momento che ha tracciato il solco del pontificato di Jorge Mario Bergoglio. Migliaia di fedeli accorsi nel «cuore della cristianità» hanno pregato intimamente per e con il nuovo Vescovo di Roma, che si era da pochi secondi - già storici - presentato al mondo dalla loggia centrale della basilica vaticana. C’erano persone di tutte le età, nessuno era stato frenato dalla pioggia; e nessuno «fiatava», in quei secondi – circa 25 – in cui l'equivalente di due stadi di calcio gremiti era in silenzio. È stato il primo capolavoro di Papa Bergoglio, che era lassù sul balcone, ma che il «suo popolo» sentiva già vicino, grazie in particolare a due segni: il nome, Francesco, ispirato dal «Santo Poverello» di Assisi, accolto da un boato immenso; e il celebre «Fratelli e sorelle, buonasera».
Ecco, lì, Francesco aveva già in mano le redini del popolo di Dio. La gente gli ha voluto bene subito, come a uno di famiglia.
E le persone in questi cinque anni hanno «adottato» quel Papa venuto «quasi dalla fine del mondo», lo accudiscono col pensiero e le preghiere. Tanta gente si è «aggrappata» al nuovo Pontefice per trovare un po' di speranza e luce nel futuro, in questi tempi che per molti sono bui e tristi.
Certo, c’è anche qualcuno che non manca di criticarlo. Ma non si può non notare come Francesco continui ad attirare soprattutto l’attenzione e l’affetto e la gratitudine smisurati di tantissime persone. Vicine alla fede ma anche lontane. Persone che riconoscono nel suo messaggio e nella sua testimonianza l’autenticità e la vicinanza, e anche la semplicità e l’applicabilità alla vita quotidiana. La gente vede in lui il prete-parroco che dona se stesso a Dio aprendo porte, abbattendo muri e costruendo ponti, appoggiando la sua guancia su quella di chi soffre, spendendosi senza riserve per gli altri. A cominciare dai più bisognosi. Dagli «ultimi». Come Dio vuole.
Domenico Agasso JR
Commenti dei lettori
NON CI SONO COMMENTI PER QUESTO ARTICOLO
Lascia tu il primo commento
Lascia il tuo commento
la cripta
di San Francesco
Rivista
San Francesco