L'intestino PIGRO
La stipsi è un disturbo di cui soffre mediamente
il 20% della popolazione.
un sintomo che non va trascurato poich,
se si protrae a lungo, e non viene
trattato, può danneggiare l'intestino e
provocare l'insorgenza di emorroidi o
diverticoli.
Si parla di stipsi acuta quando il disturbo
è temporaneo e dovuto da stress, interventi
chirurgici, variazione dell'alimentazione,
permanenza forzata a letto.
Quando si protrae per altri tre mesi si
tratta di stipsi cronica. Nel secondo caso
è opportuno, prima di ricorrere a farmaci,
valutare lo stile di vita che tanto
può infl uenzare la motilità intestinale.
I CONSIGLI
- aumentare il consumo di fi bre alimentari,
con un apporto pari a 20-30
grammi al giorno, insieme ad abbondante
acqua (almeno due litri al giorno);
- aumentare l'apporto di alimenti base
di fermenti lattici;
- consumare almeno 30 gr. di olio extravergine
di oliva per condire i cibi poich
stimola la cistifellea a versare bile
nell'intestino, favorendone la mobilità;
- incrementare l'attività fi sica;
- evitare di abituare l'intestino ai lassativi,
e in caso di uso frequente non utilizzare
sempre lo stesso farmaco.
Qualora le misure adottate non siano
suffi cienti si può ricorrere ai lassativi che è bene distinguere in diversi
meccanismi d'azione, quali lassativi di
massa per le stipsi temporanee, lassativi
osmotici che vengono prodotti a base
di sali o zuccheri, come lattulosio, che
trattengono acqua nel colon tramite la
loro pressione osmotica. Vi sono poi i
lassativi lubrifi canti, come la paraffi na
liquida, che sono in grado di ammorbidire
le feci favorendo l'espulsione.
I lassativi stimolanti, detti “di contatto” a
base di bisacolide, ecc... sono contenuti
in senna, cassia, aloe, rabarbaro e frangula.
La loro azione si basa sulla capacità
sia di idratare le feci, sia di irritare le
pareti dell'intestino che per reazione si
contrae in modo più energico. La loro
assunzione deve essere limitata; si possono
usare per periodi brevi, non più di
10 giorni, poich possono causare non
solo crampi addominali (diarrea, caldo e
nausea), ma anche lesioni della mucosa.
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