Prevenire il MELANOMA
Negli ultimi decenni l'incidenza del
melanoma cutaneo e la mortalità ad
esso correlata è risultata in continuo
aumento nelle popolazioni caucasiche.
Questo dato ha supportato il
concetto di “epidemia di melanoma”
che ha assunto una valenza di emergenza
sanitaria nelle popolazioni
maggiormente affette. Anche nella
nostra popolazione l'incidenza del
melanoma sta aumentando in media
del 5-7% l'anno, in maniera analoga
a quanto riscontrato in popolazioni di
origine nordeuropea.
Il melanoma è un tumore maligno
che si origina dai melanociti della cute
e delle mucose, da quelli che costituiscono
i nevio, molto più raramente,
dai melanociti posti in sedi extracutanee
(occhio, meningi, orecchio interno,
etc...). Il melanoma si sviluppa in
tempi successivi attraverso vari stadi
di progressione in cui presenta aspetti
clinici ed istologici diversi.
Il melanoma si distingue in 4 varietà
cliniche:
1. melanoma a diffusione superfi ciale
2. lentigo maligna melanoma
3. melanoma lentigginoso acrale
4. melanoma nodulare.
Le prime tre lesioni iniziano con una
diffusione piana' sulla superfi cie cutanea,
che rappresenta la fase di crescita
orizzontale (melanoma piano).
Dopo un periodo di tempo variabile,
questi tumori possono sviluppare
componenti nodulari invasive (melanoma
piano-cupoliforme). Invece
il melanoma nodulare fi n dal primo
momento è un nodulo invasivo in
profondità (melanoma cupoliforme).
Gli incrementi nei tassi di mortalità
testimoniano che il melanoma cutaneo
è effettivamente aumentato nelle
popolazioni europee, o di origine
europea, e che le recentissime fl essioni
della mortalità, soprattutto nei giovani,
sono ascrivibili ai primi risultati
favorevoli della diagnosi precoce.
Grazie, quindi, a campagne di educazione
sanitaria per incentivare
nella gente la sensibilità al “neo che
cambia”, adesso la quota di melanomi
scoperti quando la prognosi può
essere ancora favorevole è arrivata al
60-70%.
Il risultato è stato il miglioramento
della sopravvivenza: nel 1960 solo la
metà dei malati di melanoma era ancora
in vita 5 anni dopo la prima diagnosi,
mentre oggi lo è circa l'80%,
quindi un 30% in più.
L'ESAME
La dermatoscopia è
una metodica diagnostica
che costituisce
un valido ausilio nella
diagnosi non invasiva
del melanoma e delle
altre neoformazioni
pigmentate cutanee. Per la diagnosi precoce del melanoma,
in studi di confronto clinica/dermatoscopia, risulta che i melanomi
riconosciuti dall'esame clinico (sensibilità) sono molto
meno (circa il 70%) di quelli diagnosticati con la dermatoscopia
(90%).
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