RUBRICHE > Rubrica VIAGGI

Quel che passa il convento

Credits Ansa



«Per pranzo c'è quello che passa il Convento» dice Padre Gualtiero, che con la mole e lo sguardo sembra trasferire forza e saggezza. Gualtiero è il padre custode del Convento dell' Annunziata di Amelia, un convento che appare come scolpito in cima al verdissimo colle detto del Paradiso, quasi fosse davvero un avamposto di cielo. Subito dopo Montenero, un lungo viale di cipressi porta dentro.
Il convento è davvero incantevole ed appare giusta meta anche in giorni di festa come questi. Qui il silenzio diventa preghiera in chiesa, così come nel refettorio, dove anche un abete ricorda Natale, o nei chiostri.
Il silenzio si anima davanti al presepe permanente realizzato nel 1967 da Juan Marì Oliva di Barcellona. Un' opera straordinaria, interamente in gesso, che tra notte e giorno, disegna la Natività, i paesaggi di Cana, del lago di Tiberiade, Gerusalemme, un vicolo di Betlemme. Una ventina di diorami espressione affascinante dell' arte presepistica spagnola, raccontano poi la vita di Cristo. Camminando lungo i chiostri ed i corridoi del convento, si attraversa la casa di accoglienza con 50 camere a disposizione degli ospiti (13 euro a notte, cucina autogestita tel 0744.970010) per soggiorni di preghiera. Dalla terrazza ad archi, la vista si perde ed in lontananza si staglia chiaro e netto il profilo del monte Soratte.
A dieci minuti da Amelia, Lugnano in Teverina si offre altera, con le pietre grigie delle facciate salvate dal tempo grazie anche alle ristrutturazioni. Nel centro del paese da ammirare la Collegiata di Santa Maria Assunta (XII sec.); le sue eleganti forme la fanno ritenere uno dei maggiori documenti del romanico umbro. In un angolo di questo affascinante borgo che porta non solo geograficamente ma anche artisticamente da Amelia agli splendori umanisti della vicina Orvieto, c' è il Convento di San Francesco, edificato dai lugnanesi nel 1230 sui luoghi dove il Poverello di Assisi, passando a Lugnano nel 1212, face il miracolo del lupo, che si ammira anche in un affresco giottesco all' interno della chiesa.
Del Convento, visitabile, colpiscono il campanile, il chiostro, le celle dei frati. Una recente ristrutturazione mette a disposizione mini appartamenti (0744.902180, www.frateriadellabateloniano.com). Lungo la strada che da qui porta ad Assisi, sono molti i punti di accoglienza Francescana della Provincia Serafica dei Frati Minori dell' Umbria.
Luoghi sacri, questi, in ognuno dei quali, concordandolo con il Padre Guardiano, è possibile trascorrere dei periodi di ritiro, preghiera e silenzio, guidati da un frate della comunità (www.assisiofm.org): il Sacro Speco di Narni a Sant' Urbano (tel. 0744743182), il Convento di San Francesco a Stroncone di Terni (tel. 074460111), quello di Montesanto a Todi (tel. 0758948886), Santa Maria Assunta della Spineta a Fratta Todina (tel. 0758745032), San Francesco a Monteluco di Spoleto (tel. 074340711), San Fortunato a Montefalco (tel. 0742378102), San Francesco del Monte, a Monteripido di Perugia (tel. 07540681), dove Padre Gualtiero Bellucci ha operato a lungo, lavorando alla ricostruzione della monumentale biblioteca. Maurizio Pescari Fichi secchi, il frutto dolce di Amelia

COSA COMPRARE Rinomata fin dall' epoca romana per i fichi secchi, Amelia lega il suo nome alla produzione di questo «dolce frutto» creato nel 1830 da Antonio Girotti. L' azienda si trova nel centro storico di Amelia (via Repubblica 116, tel. 0744.982836), dove si producono fichi essiccati. Seguendo un' antica tradizione mai abbandonata, i fichi vengono prima accuratamente selezionati ed aperti, messi poi in stampini e riempiti con mandorle tostate, noci, canditi, cacao ed altro ancora. Pressati, acquistano la caratteristica forma di rotella. Il colore delle confezioni, immutato sin dall' origine, contraddistingue il tipo degli ingredienti: azzurro per la mandorla, verde per la noce, rosso per il candito.

DA LEGGERE E' la prima guida sulle «strade di Francesco», dai luoghi più noti come La Verna e Assisi a quelli meno famosi ma altrettanto affascinanti come Montecasale o il Sacro Speco di Narni. Un tinerario da seguire tutto d' un fiato oppure a tappe, costruendosi un percorso ad hoc. La Guida «Di qui passò Francesco» appartiene alla collana dei libri di terre di mezzo: 140 pagine, 17 euro. Tutte le informazioni, le cartine, i percorsi, i sentieri, sono stati provati. Il volume è una guida per chi si sente pellegrino e per chi vuole semplicemente camminare alla scoperta di sentieri e orizzonti nuovi. La tavola gustosa dell' abate Loniano

DOVE MANGIARE Si trova proprio sotto il Convento di San Francesco «La Frateria dell' abate Loniano» di Martino Belliscioni. La tradizione gastronomica locale, forte di prodotti di agricoltura biologica, di olio extra vergine e vino delle colline di Amerine, trova vie di fuga piacevoli per il Cenone, 50 euro a persona: sfoglia di fichi e taleggio, patate e porcini, gnocchetti e salmone, melanzane con tagliolini caprino e menta, orata con finocchio al velo e julienne di arancia, tournedos di manzo in fondo di piccione con purea di renette e radicchio affogato. Poi cotechino e lenticchie. FRATERIA DELL' ABATE LONIANO Loc. San Francesco, 6 - Lugnano in Teverina (Tr) - Tel. 0744.902180. (Corriere della Sera, 31 dicembre 2004)

Commenti dei lettori



NON CI SONO COMMENTI PER QUESTO ARTICOLO

Lascia tu il primo commento

Lascia il tuo commento

Nome (richiesto):
Email (richiesta, non verrà mostrata ai visitatori):
Il tuo commento:
Organo ufficiale di Stampa della Basilica di San Francesco d'Assisi
Custodia Generale Sacro Convento
© 2014 - tutti i diritti riservati
Contatti | Credits