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Redazione

Il casalingo

Il casalingo è il titolo di una delle canzoni dello Zecchino d'Oro 2005. Rileggerne il testo oggi ci dà un divertente spunto di riflessione economica, perché il bambino celebra il mestiere del papà, casalingo per scelta. Il bambino è assolutamente orgoglioso del papà che stira, cucina, pulisce, lava i piatti e, soprattutto, si prende cura di lui; il papà casalingo conquista come figura vicina alla sua dimensione, diventando un modello di vita per tutti gli altri papà che fanno i lavori «più bizzarri e strampalati».<br><br> In questo periodo di recessione, il nostro Paese dovrebbe interrogarsi sul legame esistente tra crisi industriale, finanziaria e crisi familiare. Sappiamo infatti che il significato originale della parola greca oikonomia era “norme per la vita domestica”. La prima crisi economica di cui dovremmo preoccuparci è quindi la crisi della vita domestica che nessun indice di borsa può spiegare. Molto spesso vincoliamo l'essere genitori alla carriera, perché più alti saranno gli stipendi più i nostri figli saranno felici. Ignoriamo quanto il mondo del bambino sia distante dalle ambizioni dei genitori, perché è di per sé casalingo. Ritornando alla canzone, per il figlio non è importante se il papà sia astronauta o pilota, ma che il papà gli dia il bacio prima di andare a dormire. I genitori spesso ricercano la serenità della propria famiglia nell'azienda e si dimenticano di trovarla nella propria casa. Questo genera una doppia crisi: crisi delle famiglie, che tardono a nascere alla ricerca della realizzazione professionale di entrambi i futuri genitori, o che muoiono perché hanno trascurato la vita di comunione, e crisi dell'occupazione perché la privazione di dignità del lavoro casalingo porta con sé l'aumento dei disoccupati.<br><br> Se l'emancipazione femminile ha consentito il superamento della mentalità maschilista che vedeva l'uomo in azienda e la donna “regina della casa”, l'emancipazione casalinga maschile dovrebbe portarci a rivalorizzare la figura del genitore a casa, il casalingo, come un vero e proprio mestiere finalizzato all'educazione dei figli, missione spesso pericolosamente improvvisata e delegata.<br><br> L'educatore a tempo pieno è dunque un lavoro che è sempre stato pilastro della nostra società cristiana, ma nell'economia odierna si presenta come una tipica attività improduttiva: non genera valore né per la famiglia, né per la società; è un tipico “far nulla”. La conseguenza è l'illusione di poter costruire un nuovo boom economico fondandolo su famiglie con doppio reddito e pochi figli, senza renderci conto di quanto costi una società senza figli nel bilancio di uno Stato.<br><br> Si dichiara che la crisi economica italiana e la disoccupazione giovanile saranno risolti creando nuovi posti di lavoro con l'innovazione e la ricerca. Il bambino della canzone sembra avere nel padre casalingo una risposta: «è un mestiere originale e il mio papi lo consiglia, è un’idea sperimentale per restare qui in famiglia».<br><br> Alessandro Giuseppe Porcari

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