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Redazione

Le virtù cristiane: concreta appartenenza a Cristo

<i>di Luca Lucchini</I><br><br> Non possiamo proseguire un valido discorso sulle virtù cristiane alla luce dell'esperienza spirituale e mistica di S. Francesco senza riferirci alla sua bella laude «Saluto alle virtù» (F.F. n. 256-258).<br> In essa - la cui autenticità è confermata da un suo celebre biografo contemporaneo, il francescano abruzzese Tommaso da Celano (1190/c. - 1260) (cf F.F. n. 775) -, il Santo esalta le qualità delle virtù più squisitamente francescane come la povertà, l'umiltà, la semplicità, la carità e l'obbedienza per concludere la laude con una specie di competizione tra le virtù cristiane e i loro vizi contrari. In questa pregevole descrizione si riflette in trasparenza il prototipo di tutte le virtù: Gesù Cristo. <br> Ciò che trovo straordinario in questo inno non solo per il valore teologico ma particolarmente per una migliore comprensione sull'argomento, sono alcuni versi centrali della laude che è importante avere presenti via via che procediamo nella nostra analisi. Leggiamoli insieme: <br><br><i> «[...] Santissime virtù, voi tutte salvi il Signore, dal quale venite e procedete. Non c'è assolutamente uomo nel mondo intero, che possa avere una sola di voi, se prima non muore [a se stesso]. Chi ne ha una e le altre non offende, tutte le possiede, e chi anche una sola ne offende non ne possiede nessuna e le offende tutte; e ognuna confonde i vizi e i peccati...»</I> (F.F. n. 2564-257).<br><br> Qui, Francesco, coglie due aspetti fondamentali della pratica delle virtù cristiane. <br> Per prima cosa: il cammino virtuoso, ossia, il cammino della santità, non è facile e per percorrerlo è necessario innanzitutto «morire a se stessi», nel senso di passare dalla <i>«porta stretta»</I> del Vangelo (Cf Mt 7, 13-14; Lc 13, 24). È, infatti, un itinerario che per intraprenderlo effettivamente è necessario, spesso, andare contro noi stessi, cioè, contro le inclinazioni negative della nostra umanità. Al riguardo non dobbiamo mai dimenticare, però, che per sostenere questo processo di trasformazione verso la perfezione cristiana indispensabile è la grazia che ci proviene dall’essere fedeli a Cristo e alla Chiesa attraverso la frequenza ai Sacramenti e alla Sua Parola. La grazia, appunto, è quella forza divina che Gesù ci dona tramite l’unione profonda e sincera con Lui e che, trasformando la nostra debolezza in virtù, ci sostiene nelle inevitabili difficoltà e, spesso, sconfitte che incontriamo lungo il cammino. <br> San Paolo, nella sua esperienza di «convertito», ci insegna: <i>«Egli mi ha detto: “Ti basta la mia grazia; la mia potenza infatti si manifesta pienamente nella debolezza”. Mi vanterò quindi ben volentieri delle mie debolezze, perché dimori in me la potenza di Cristo. Perciò mi compiaccio nelle mie infermità, negli oltraggi, nelle necessità, nelle persecuzioni, nelle angosce sofferte per Cristo: quando sono debole è allora che sono forte» </I>(2Cor 12, 9-10). <br><br> In secondo luogo: S. Francesco insegna che esiste una sinergia inscindibile fra le virtù cristiane. Non è possibile, infatti, riscontrare santi che, ad esempio, siano stati solamente prudenti senza essere stati al contempo anche umili, forti, giusti ed equilibrati: <i>«Chi ne ha una e le altre non offende, tutte le possiede, e chi anche una sola ne offende non ne possiede nessuna e le offende tutte; e ognuna confonde i vizi e i peccati...»</I> (F.F. n. 2576-8).<br> Quindi, attraverso la grazia dello Spirito Santo, Francesco continua ad insegnarci che il costante impegno nella pratica delle virtù cristiane è il più vero esempio di conversione e la più concreta espressione della nostra appartenenza a Cristo: <br><br><i> «E saluto voi tutte, sante virtù, <br> che per grazia e illuminazione dello Spirito Santo venite infuse nei cuori dei fedeli, <br> perché da infedeli <br> fedeli a Dio li rendiate» <br></I> (F.F. n. 260). <br><br><b> Luca Lucchini<br> segue...<br><br> Per maggiori approfondimenti sull'argomento vi segnaliamo la trasmissione di Luca Lucchini dal titolo «In Cristo e nella Chiesa: la vita del cristiano» in onda il secondo martedì di ogni mese alle ore 11 sulle frequenze radiofoniche FM di RADIO MATER oppure in diretta alla stessa ora sul sito: www.radiomater.org

Commenti dei lettori

06-07-2012 14:32:55
Padre Giglio Maria GIlioli
Caro Luca, quanto scrivi è illuminante e se appena appena ci si presta attenzione è uno sprone validissimo e importantissimo per la santità. L'uomo pensa di essere felice rinunciando alla santità, ma la santità è, essere con la Grazia di Gesù e della Madonna S.S. padrone di se stesso e non schiavo del mondo che lo circonda in preda oggi soprattutto dei falsi profeti del maligno: basta guardare ai frutti che oggi ci sta dando il male per capire che non siamo fatti per nuotare nel fango del vizio, dell'egoismo, del sesso, della droga, dell'usurpazione dei diritti del fratello, in una parola del peccato, ... ma siamo nati per essere perfetti come è perfetto il Padre Nostro che è nei cieli. Sono molto contento che tu con quanto dici e scrivi insegni la vera strada che ingigantisce l'uomo, facendolo passare dal nulla adoperato, al tutto che dona profondo significato alla sua esistenza e a tutto il creato. Grazie Luca, continua che noi ti accompagniamo con la preghiera e con grande affetto. P. Giglio Maria Gilioli
20-06-2012 14:11:44
Luca Lucchini
Cara Marina, innanzitutto grazie per aver voluto lasciare il tuo commento. Questo è senza dubbio il segno che nella tua sensibilità cattolica hai compreso l'importanza del cammino della santità al quale, come ho già avuto modo di affermare, tutti indistintamente siamo chiamati in virtù del sacramento del Battesimo. Con l'umiltà tu hai certamente individuato la regina delle virtù che fu peculiare a Maria, la Madre di Gesù e al nostro caro patrono Francesco di Assisi. La via della perfezione cristiana ci insegna, come scopriremo in seguito, ad impegnarci ad esercitare tutte quante le virtù, perché, nella nostra vita, a seconda delle circostanze che ci si presentano, dobbiamo praticare ora la fortezza, ora la giustizia, ora la prudenza, ora la temperanza, sempre e comunque illuminate dalla fede, dalla speranza e, in particolare dalla carità che è la virtù dell'Amore cristiano per eccellenza che, come dice san Paolo, è la più grande fra le virtù (1 Cor 13,13). Ecco, infatti, che la teologia cattolica insegna che la santità è la perfezione della carità. Come giustamente affermi, cara Marina, esiste, pertanto, una concreta sinergia fra tutte le virtù cristiane. Per questo, come ricordavo, san Francesco dice che "chi ne ha una e le altre non offende, tutte le possiede". Grazie ancora del tuo intervento e del tuo voler essere in Cristo e nella Chiesa attraverso una vita virtuosa. Un caro saluto da Assisi. Luca Lucchini
08-06-2012 17:44:37
Marina Certi
Caro Luca, la sinergia tra le virtù è una "bella notizia" per chi è sinceramente indirizzato al cammino di santità. Penso, forse sbagliando, che ognuno di noi potrebbe scegliere di perseguire in modo speciale una virtù (ad esempio l'umiltà) perche' la sente piu' vicina e percorribile per i doni che gli sono stati dati; ed automaticamente crescere in tutte. Bello e confortante anche se, come insegna S.Francesco, è Gesù attraverso i sacramenti e atteraverso il nostro affidamento a lui ad operare. Grazie Marina (Brescia)

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