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Le Virtù teologali: pegno della presenza dell'azione dello Spirito Santo

di Luca Lucchini <br><br>Le Virtù teologali: pegno della presenza dell'azione dello Spirito Santo <br><br>Nell'approfondimento sulle Virtù cristiane è necessario richiamare quanto la Chiesa cattolica nel suo Magistero afferma sull'argomento. In particolare, come essa, in base alle loro peculiarità le definisca e le distingua in due gruppi principali: <i>Virtù teologali e Virtù cardinali. </i> <br><br><i>Teologali</i> sono quelle virtù che «fondano, animano e caratterizzano l'agire morale del cristiano. Esse informano e vivificano tutte le virtù morali. Sono infuse da Dio nell'anima dei fedeli per renderli capaci di agire quali suoi figli e meritare la vita eterna. Sono il pegno della presenza dell'azione dello Spirito Santo nelle facoltà dell'essere umano. Tre sono le virtù teologali: <i><b>la fede, la speranza e la carità</i></b>» (CCC n. 1813). <br><br>Il Magistero cattolico definisce invece <i>Cardinali o umane o morali</i>, quelle virtù che «sono perfezioni abituali è stabili dell'intelligenza e della volontà, che regolano i nostri atti, ordinano le nostre passioni e indirizzano la nostra condotta in conformità alla ragione e alla fede. Acquisite e rafforzate per mezzo di atti moralmente buoni e ripetuti, sono purificate dalla fede e dalla grazia divina. Sono [queste, appunto,] le virtù denominate cardinali, che raggruppano tutte le altre e che costituiscono i cardini della vita virtuosa. Esse sono: <i><b>prudenza, giustizia, fortezza e temperanza</i></b>» [<i>Compendio Catechismo della Chiesa Cattolica </i>(CCCC), nn. 378-379]. <br><br><b> Le Virtù teologali</b> <br><br><i>«Ringraziamo sempre Dio per tutti voi, ricordandovi nelle nostre preghiere, continuamente memori davanti a Dio e Padre nostro del vostro impegno nella fede, della vostra operosità nella carità e della vostra costante speranza nel Signore nostro Gesù Cristo» </i>(1 Tes 2-3). <br><br>Già agli albori della vita della Chiesa, san Paolo, in una delle sue prime lettere alla comunità cristiana di Tessalonica, evidenzia nella <i>fede</i>, nella <i>speranza</i> e nella <i>carità</i> le tre fondamentali caratteristiche che «hanno come origine, motivo e oggetto immediato Dio stesso» (CCC n. 384). Esse manifestano tre disposizioni interiori, potremo dire tre «atteggiamenti» importantissimi e fondamentali in un reale e concreto rapporto nei confronti di Dio e quindi essenziali per un autentico ed effettivo cammino di perfezione cristiana. Sono davvero, come abbiamo visto insegna la Chiesa docente, autentica garanzia della reale azione dello Spirito Santo nelle facoltà dell'essere umano. <br><br>Queste tre virtù si rivelano essere fra di loro strettamente complementari e necessarie l’una per l’esistenza delle altre. Infatti, quello che arriviamo a conoscere a riguardo di Dio attraverso la<i> Fede</i>, stimola in noi il continuo desiderio, attraverso la <i>Speranza</i>, di poter conseguire e possedere eternamente l’immortale Amore, tramite una vita espressiva della sua stessa <i>Carità</i>. Pertanto, come osserviamo questo trinomio è indissolubile. <br><br>Benedetto XVI nel suo alto Magistero conferma, appunto, che «Fede, speranza e carità vanno insieme. La speranza si articola praticamente nella virtù della pazienza, che non viene meno nel bene neanche di fronte all’apparente insuccesso, ed in quella dell’umiltà, che accetta il mistero di Dio e si fida di Lui anche nell’oscurità. La fede ci mostra il Dio che ha dato il suo Figlio per noi e suscita così in noi la vittoriosa certezza che è proprio vero: Dio è amore!» (<i>Deus caritas est</i>, n. 39). <br><br>Anche san Francesco, che tanto amava la pratica delle virtù cristiane riconoscendole fondamentali nel cammino della santità, al culmine dell'ineffabile esperienza dell'impressione delle stimmate sul suo corpo sul monte della Verna, per benedire il Signore della grazia che gli aveva concessa, compose le celebri <i>Lodi di Dio Altissimo</i>. <br><br>Ascoltiamo come, in esse, il nostro Santo definisca Dio con una serie di attributi virtuosi tra i quali, in una pericope, egli utilizza all'unisono le tre virtù teologali: <i> «Tu sei santo, Signore, solo Dio, che operi cose meravigliose. […] Tu sei la nostra speranza, Tu sei la nostra fede, Tu sei la nostra carità. Tu sei tutta la nostra dolcezza, Tu sei la nostra vita eterna, grande e ammirabile Signore, Dio onnipotente, misericordioso Salvatore» </i> (F.F. n. 261 1. 7). <br><br><br>Luca Lucchini segue... <br><br><b>Per maggiori approfondimenti sull'argomento vi segnaliamo la trasmissione di Luca Lucchini dal titolo «In Cristo e nella Chiesa: la vita del cristiano» in onda il secondo martedì di ogni mese alle ore 11 sulle frequenze radiofoniche FM di RADIO MATER oppure in diretta alla stessa ora sul sito: www.radiomater.org</b>

Commenti dei lettori

17-07-2012 18:01:20
Elisa
Caro Luca, mi è di conforto leggere queste frasi che San Francesco dedica a Dio. Dio è tutto questo e quindi non mi sento sola. Mi sento tendere la mano. Lui cerca la mia mano, sta a me porgergli la mia. Grazie Signore che mi cerchi costantemente, perdona la mia incostanza, accetta la mia buona volontà. Elisa Serva Inutile. (Brescia)

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