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Silvia Ceccarelli

San Francesco era un uomo giusto

Nel corso dei secoli l’idea di giustizia ha assunto forme e significati diversi, benché saldamente ancorati a presupposti di equità e rettitudine. Nel Medioevo essa era del tutto speculare alla giustizia divina, che passava anche attraverso una chiara manifestazione e personificazione del Creato. Infatti s’era soliti immaginarla come una figura femminile, seduta sopra un trono e adornata di corona, spada o bilancia – quest’ultima simbolo per antonomasia di uguaglianza e moralità. Era inoltre annoverata tra le virtù cardinali per il suo alto valore morale, e perché ispirata alla legge secondo la quale fosse opportuno dare a ciascuno ciò che gli spetta. Nella filosofia antica, la giustizia ammoniva chiunque decidesse di arrecare danno al prossimo e chiunque nel contempo rispondesse al male qualora ne ricevesse. Qualsiasi individuo dovrebbe agire seguendo questo principio, in modo da poter far valere la giustizia quale opera di bene e di bellezza e affinché sia garantita un’armoniosa convivenza tra tutti gli uomini. In epoca moderna chi ha parlato di giustizia in termini antropologici e idealistici è stato il premio nobel dell’economia Amartya Sen, che nel suo saggio L’idea di giustizia pubblicato nel 2009 propone una nuova e interessante lettura della giustizia, capace di sollecitare l’uomo a sentimenti umani comuni (e ormai perduti) come l’empatia, cioè la capacità di sentire il dolore e le emozioni degli altri, e la libertà, senza la quale è possibile scegliere tra il bene e il male per il conseguimento del bene comune. Partendo dall’importanza delle scelte e delle azioni umane, si dovrebbero riconsiderare questioni di una certa urgenza attorno alle quali già a suo tempo San Francesco, santo e uomo giusto, si dibatteva. Pensiamo anzitutto all’ambiente: cosa c’è di buono e giusto nella plastica che sta inquinando i nostri mari e uccidendo migliaia di specie animali marine che tra breve subiranno l’estinzione? Nulla. Frammenti di plastica che minacciano non soltanto la catena alimentare, ma anche la nostra salute. Dovremmo restituire ai nostri mari, alla nostra fauna marina il loro habitat naturale. Anche quando parliamo di diritti, di pari opportunità, non si può non pensare all’opera di San Francesco, il quale amava rapportarsi alle donne con rispetto e senza alcuna pretesa di superiorità. Oggigiorno, nonostante le numerose battaglie condotte a difesa dei diritti femminili, le donne continuano a subire in silenzio (specie negli ambienti lavorativi) vessazioni e disparità di ogni genere. Stessa sorte, potremmo dire, per i diritti dei minori, i quali dovrebbero crescere in contesti sani ed essere salvaguardati da qualsiasi crudeltà o sfruttamento. Per Francesco la giustizia è una delle forme in cui si manifesta l’amore: l’amore per la natura e la creature che vi abitano; l’amore per il prossimo, che impone un’attenzione verso i diritti di cui ognuno deve godere; l’amore ch’è fondamentale per affrontare problemi di grande portata come le crisi economiche, lo sviluppo sostenibile, i diritti dell’uomo. «Dovunque ci sia un’ingiustizia, c’è una minaccia alla giustizia in ogni altro luogo del mondo» – diceva Martin Luther King.

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