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Chiesa di Santa Maria delle Rose


La via termina in una piazzetta, ombreggiata da alcuni tigli e limitata da un basso muretto, oltre il quale si può godere una veduta panoramica sulla valle. Sullo slargo si affaccia l’ex chiesa parrocchiale di S. Maria delle Rose, anticamente chiamata S. Maria Minore per distinguerla da S. Maria Maggiore presso il Vescovado, o anche S. Maria del Sopramuro poiché si trova sopra il poderoso muro romano retrostante il tempio di Minerva. All’inizio dell’Ottocento l’architetto Antolini vi scoprì i resti di un tempio pagano. La chiesa è documentata sin dal 1198 tra le dipendenze del Vescovo, ma la costruzione è molto più antica come dimostrano i rozzi intagli di un ingresso laterale. Sulla semplice facciata in cortina di pietra bianca del Subasio è murata una lapide stretta tra fregi altomedievali, che reca la memoria della riconsacrazione della chiesa da parte del vescovo Marco Palmerini nel 1726. L’interno (non visitabile) è stato trasformato in sala cinematografica ; dietro il sipario vi sono alcuni affreschi (1618). Addossato alla chiesa è un arco a doppio fornice, costruito con i blocchi tolti dal tempio romano e rozzamente scolpiti in età altomedievale (sec. X); della stessa epoca è l’ingresso laterale della chiesa, con un architrave decorato da motivi floreali stilizzati sorretto da mensole intagliate. In una nicchia è un affresco con la Madonna col Bambino (fine sec. XIII); nella parete opposta sono alcuni frammenti del sec. XV. (Editrice Minerva Assisi)

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