Achille Lauro verso Sanremo, un cammino francescano?

Il cantante appare sui social con l'immagine di San Francesco

«Viveva ad Assisi, nella valle spoletana, un uomo di nome Francesco. Dai genitori ricevette fin dalla infanzia una cattiva educazione, ispirata alle vanità del mondo. Sciupò miseramente il tempo, dall’infanzia fin quasi al suo venticinquesimo anno. Anzi, precedendo in queste vanità tutti i suoi coetanei, si era fatto promotore di mali e di stoltezze, fino a quando Dio, nella sua bontà, posò il suo sguardo su di lui perché non perisse del tutto. La mano del Signore si posò su di lui e la destra dell’Altissimo lo trasformò, perché, per suo mezzo, i peccatori ritrovassero la speranza di rivivere alla grazia, e restasse per tutti un esempio di conversione a Dio».

Achille Lauro, il giovane trapper romano stupisce i suoi fan con la pubblicazione di questo lungo post dove racconta la storia di San Francesco e, in particolare, la sua spoliazione. Non solo, Lauro ha anche sostituito la sua immagine del profilo con quella del Santo di Assisi.

Il profilo Instagram di Achille Lauro

Chissà se la mano del Signore e l’incontro con Francesco hanno illuminato il cammino del cantante, che ha ammesso di aver vissuto in passato esperienze difficili, legate anche alla droga.

Proprio per il suo rapporto con le sostanze stupefacenti Achille Lauro era stato al centro delle polemiche nella scorsa edizione del festival di Sanremo, quando aveva partecipato con la canzone “Rolls Royce”, nome secondo alcuni che in gergo potrebbe riferirsi a un tipo di droga pesante. Dopo aver categoricamente smentito queste accuse, il trapper in un’intervista ad Avvenire aveva raccontato: «In Rolls Royce termino con una preghiera a Dio che è una richiesta di aiuto. La vita è una cosa seria, a 28 anni sono arrivato alla svolta: tutti abbiamo bisogno che qualcuno si prenda cura di noi».

Forse nella prossima edizione del Festival, il giovane rivelerà il significato e l’impatto del suo inedito avvicinamento a San Francesco.

Redazione

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