Chi vende armi, semina profughi
Siamo prigionieri di un sistema di difesa basato sulla Bomba atomica che per Papa Francesco è immorale e criminale
di Alex Zanotelli“Desidero ribadire che l’uso dell’energia atomica per fini di guerra è, oggi più che mai, un crimine....L’uso dell’energia atomica per fini di guerra è immorale, come allo stesso tempo è immorale il possesso delle armi atomiche. Saremo giudicati per questo….Come possiamo proporre pace se usiamo continuamente l’intimidazione bellica nucleare come ricorso legittimo per la risoluzione dei conflitti?” Sono le parole profetiche pronunciate pochi giorni fa a Hiroshima e Nagasaki da Papa Francesco. Parole che vengono a risvegliare i laici dal ‘‘sonno della ragione’’ e i cristiani dal tradimento del Vangelo.
Infatti ci siamo tutti arresi alla necessità di una difesa atomica sotto l’egida della NATO. L'Italia ha dato il suo beneplacido alle nuove bombe atomiche, le micidiali B61-12 che l’anno prossimo rimpiazzeranno la settantina di vecchie bombe atomiche B61 a Ghedi e ad Aviano. Il nostro Paese, come membro Nato, ha approvato la decisione di Trump di cancellare il Trattato Inf del 1987, che aveva permesso di smantellare tutti i missili nucleari a gittata intermedia con base a terra, come quelli piazzati a Comiso, per intenderci. E lo scorso anno abbiamo permesso altresì che gli USA possano collocare nel nostro paese i nuovi missili nucleari.
Il precedente governo poi si è rifiutato di firmare il Trattato ONU sulla proibizione delle armi nucleari. Non solo, ma ha anche deciso di continuare con l’acquisto e la produzione degli aerei F-35 attrezzati per portare proprio le nuove bombe atomiche in arrivo in Italia: le B61-12.
Siamo prigionieri di un sistema di difesa basato sulla Bomba atomica che per Papa Francesco è “immorale e criminale”. “Nella società odierna la base della violenza è data dalla nostra intenzione di utilizzare l’arma nucleare.- afferma il noto teologo USA, R. McSorley- ma una volta accettato questo, qualsiasi altro male è un male minore. Fin quando non ci poniamo di fronte al nostro consenso all’utilizzo delle armi atomiche, ogni speranza di un miglioramento generalizzato della moralità pubblica è condannata al fallimento.”
Questo Papa Francesco, con quei discorsi a Hiroshima e Nagasaki, l’ha sbattuto in faccia sia alla chiesa che ai popoli del mondo. Davanti a una presa di posizione così netta sulla Bomba Atomica da parte di un Papa, i vescovi italiani (CEI) e le comunità cristiane non possono rimanere in silenzio. Quando avremo da parte dei vescovi una presa di posizione sulle Bombe presenti nel nostro territorio, sull’arrivo dei missili nucleari, sulle basi NATO, su Sigonella (Sicilia) capitale mondiale dei droni? (L’abbattimento di un drone italiano nei cieli della Libia conferma che l’Italia è coinvolta in azioni belliche in quel paese) E’ mai possibile che i nostri vescovi non abbiano nulla da dire sulle politiche sempre più militariste dei nostri governi? E’ mai possibile che tutto questo non ci ripugni più, né come cittadini, la cui Costituzione “ripudia la guerra”, né come cristiani, per i quali la guerra dovrebbe essere in orrore?
-missioni militari all’estero per un costo di 1.100 milioni , mentre ha stanziato solo 100 milioni per la cooperazione (altro che aiutamoli a casa loro!);
-50 accordi di cooperazione militare bilaterale incluso il Niger e la Corea (aggirando così la legge 185)
-l’aumento della spesa in difesa, dall’attuale 1,2% al 2% del bilancio, come Trump chiede(così spenderemo 100 milioni di euro al giorno in armi!);
-il mantenimento della nostra presenza militare in quella guerra ingiusta in Afghanistan;
-la vendita di armi a paesi in guerra e nei quali sono violati i diritti umani(in barba alla Legge 185!), come in Arabia Saudita.
Davanti a tutto questo mi stupisce il silenzio della cittadinanza attiva che è sempre stata molto efficace in Italia. Poche anche le azioni provocatorie al riguardo tranne quelle dei lavoratori portuali di Genova e Cagliari per essersi rifiutati di caricare armi su navi dell’Arabia Saudita! Mentre esplode tra i giovani la mobilitazione per salvare il Pianeta (e le armi pesano nel disastro ambientale), noi rimaniamo quasi in silenzio. Mi meraviglia ancora di più il silenzio dei vescovi italiani e delle comunità cristiane dove il tema della pace (il cuore del Vangelo!) sembra sia sparito.
Come fa la Chiesa italiana a non pronunciarsi davanti a politiche governative sempre più fiorenti sia in armi pesanti che leggere che producono sempre più guerre e come conseguenza sempre più profughi?
“Gridano le persone in fuga ammassate sulle navi - sottolinea Papa Francesco - in cerca di speranze, non sapendo quali porti potranno accoglierli, nell’Europa che però apre i porti alle imbarcazioni che devono caricare sofisticati e costosi armamenti. Questa ipocrisia è peccato”!
Diamoci tutti da fare perché vinca la Vita!
Alex Zanotelli
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