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Frati Assisi: la patria di San Francesco cuore dell'economia circolare

di Redazione
Credit Foto - francescoeconomy.org

Un “patto” tra le genti per garantire un futuro al pianeta. Il proposito di Jorge Mario Bergoglio per sviluppare un sistema che metta al centro la persona e l'ambiente trova attuazione ad Assisi. L'idea di Papa Francesco è stata infatti condivisa dai Frati del Sacro Convento e dal Custode, Mauro Gambetti. I francescani della città del poverello hanno accolto la proposta di un grande incontro internazionale tra giovani economisti e imprenditori “under 35”. Assisi ospiterà così l'evento “The Economy of Francesco” (dal 26 al 28 marzo 2020) e sarà cuore pulsante dell'economia circolare.

Alla ricerca di nuove prospettive economiche e sociali. «Ci saranno tantissimi imprenditori giovani che proveranno a invertire sistemi economici iniqui a favore di sistemi circolari», assicura padre Enzo Fortunato, direttore della sala stampa del Sacro Convento. L'impegno dei Frati di Assisi ricalca quello del Pontefice, che di Francesco ha preso il nome: un patto per la sostenibilità del pianeta.

Come Giotto tracciò un cerchio perfetto e senza sbavature, così l'economia circolare si propone di eliminare, o almeno ridurre, gli sprechi. Un tipo di economia pensata per potersi rigenerare da sola: un sistema pianificato per riutilizzare i materiali in successivi cicli produttivi. La ricerca di nuovi modelli, con il cambiamento climatico in atto, è necessaria. L'urgenza di adottare un modello circolare che porti a limitare l'uso di energia e che riduca al minimo gli scarti apre la strada a “The Economy of Francesco”.

Un impegno per l'economia circolare è un impegno in difesa dell'ambiente. Papa Francesco si è schierato al fianco del movimento giovanile globale Fridays For Future. Il Pontefice ha ribadito la necessità di un patto comune: «Un processo di cambiamento globale che veda in comunione di intenti non solo quanti hanno il dono della fede, ma tutti gli uomini di buona volontà, al di là delle differenze di credo e di nazionalità, uniti da un ideale di fraternità, attento soprattutto ai poveri e agli esclusi».

«C’è `qualcosa che non va» disse Francesco di Assisi riferendosi alla concentrazione di ricchezza. Così `i francescani uscirono dai monasteri e crearono i conventi, luoghi aperti a tutti. Per consentire alla ricchezza di essere partecipata. Con “The Economy of Francesco”, Assisi, cuore della cristianità da secoli, diventa anche culla di una economia partecipata e sostenibile. In una parola: circolare.


Redazione

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