Il Papa sulla crisi Iran-Usa: dialogo e rispetto della legalità internazionale
Rischiamo un conflitto di più vasta scala che tutti vorremmo poter scongiurare
Nel discorso al Corpo diplomatico Francesco riafferma uno sguardo di speranza anche nell'affrontare quei drammi che attraversano il mondo. Cita i tanti conflitti, anche quelli dimenticati, ma ricorda pure gli abusi sui minori, la violenza sulle donne e il senso della solidarietà in Europa.
È con speranza che il Papa chiede di addentrarci nel tempo che ci attende. Rivolgendosi al Corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede in occasione del tradizionale scambio di auguri per il nuovo anno, sottolinea fin dall’inizio che anche se la speranza esige “realismo” e che “si chiamino i problemi per nome”,anche se “il nuovo anno non sembra essere costellato da segniincoraggianti, quanto piuttosto da un inasprirsi di tensioni e violenze”, non si può smettere di sperare. Francesco rinnova il suo appello perché la tensione tra Iran e Stati Uniti non degeneri ulteriormente, chiedendo dialogo e rispetto della legalità internazionale.
«Particolarmente preoccupanti sono i segnali che giungono dall’intera regione, in seguito all’innalzarsi della tensione fra i due Paesi e che rischiano anzitutto di mettere a dura prova il lento processo di ricostruzione dell’Iraq, nonché di creare le basi di un conflitto di più vasta scala che tutti vorremmo poter scongiurare. Rinnovo dunque il mio appello perché tutte le parti interessate evitino un innalzamento dello scontro e mantengano «accesa la fiamma del dialogo e dell’autocontrollo», nel pieno rispetto della legalità internazionale.
Debora Donnini, Vatican News
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