Luigino Bruni, San Francesco: esempio di abbraccio alla povertà
La lectio dell'economista all'inaugurazione del nuovo anno accademico dell'Istituto Teologico di Assisi
di RedazioneQuando parla Luigino Bruni si rincorrono gli applausi al Salone Papale del Sacro Convento di Assisi. L’economista, professore ordinario di Economia politica alla Lumsa, è l’ospite d’onore all’inaugurazione del nuovo anno accademico dell’Istituto Teologico e dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose.
Proprio nei giorni dell’Italia flagellata dal maltempo e dai disastri ambientali, Bruni è ad Assisi per ricordare quanto sviluppo, ambiente e eguaglianza sociale siano interconnessi e mai separabili.
Affiancato dal preside dell’Istituto, padre Giulio Michelini, Luigino Bruni propone in esempio il Santo di Assisi: “L’economia deve ripartire dalla povertà e dai poveri: non possiamo aiutarli senza ascoltarli, o peggio ancora, nascondendoli. San Francesco a Rivotorto abbracciò il lebbroso, invece oggi abitiamo in un mondo dove si preferisce tenere a distanza e lontano dagli occhi la povertà”.
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Per il professore, tendere a un’economia verde significa non solo rispettare l’ambiente, ma anche ridurre il più possibile la forbice delle disparità sociali. Questi obiettivi, secondo Luigino Bruni devono essere proposti e condivisi anche con chi ha un’idea di sviluppo economico diversa: “Per questo il prossimo marzo tantissimi giovani imprenditori, da tutto il mondo, saranno i protagonisti di un ampio dialogo a Economy of Francesco”, l’evento internazionale tra giovani studiosi ed operatori dell’economia convocato da Papa Francesco: “Un incontro tra economisti che partono da posizioni opposte, questa è la sua forza”.
L’importanza del confronto, non solo economico, traccia la linea guida del nuovo anno accademico dell’Istituto Teologico di Assisi, come spiega padre Giulio Michelini: “Il nostro è un programma di studio serio, equipollente alle laurea magistrale: in particolar modo, verranno studiate materie filosofiche, storiche, lingue straniere e bibliche, che permettano il dialogo e l’incontro interreligioso”.
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Redazione
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