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I Vangeli che ci parlano del Battesimo di Cristo. Il rito del battesimo e i suoi simboli

di Antonio Tarallo
Credit Foto - Famiglia Cristiana

“Chi crederà e sarà battezzato, sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato”. Così, il  Battesimo di Gesù nel Vangelo di Marco (1,9-11). Nel Vangelo di Giovanni, troviamo, invece, la testimonianza da parte di Giovanni Battista, della discesa sullo Spirito Santo su Gesù, ma non c’è nessun riferimento al suo battesimo: “Giovanni rese testimonianza, dicendo: «Ho visto lo Spirito scendere dal cielo come una colomba e fermarsi su di lui. Io non lo conoscevo, ma colui che mi ha mandato a battezzare in acqua, mi ha detto: "Colui sul quale vedrai lo Spirito scendere e fermarsi, è quello che battezza con lo Spirito Santo".  E io ho veduto e ho attestato che questi è il Figlio di Dio”.

La festa del Battesimo di Gesù conclude il tempo liturgico del Natale e cade la domenica dopo la solennità dell’Epifania. I Padri della Chiesa dicevano che Gesù scendendo nelle acque del Giordano, ha idealmente santificato le acque di tutti i Battisteri, fino ai giorni nostri e oltre.

Gesù Cristo, con il suo stesso battesimo, ha istituito il rito del Battesimo. Questo, consiste in un’abluzione accompagnata dalla formula trinitaria: “Io ti battezzo nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo”. “Materia” del Battesimo è l’acqua.  Il suo uso come già detto è simbolo della purificazione dell’anima; può essere applicata in tre modi diversi “per immersione” in uso nelle Chiese Orientali e nella liturgia ambrosiana.  Il rito per “infusione” (cioè acqua versata sulla testa del battezzato) avviene - dal XV secolo - nella Chiesa Occidentale. Intendiamo “per aspersione”, quando l’acqua viene gettata sulla persona del battezzato.

Che cos’è il Battesimo?

Il battesimo cancella il peccato originale e le colpe commesse fino al giorno in cui si riceve, rimette tutte le pene, rende il battezzato partecipe della grazia di Dio, capace della fede, membro della Chiesa; imprimendogli il carattere indelebile di cristiano.

I segni del Battesimo

L’acqua dell’immersione

Il crisma

L’olio dei catecumeni

La luce della candela

La veste bianca

L’acqua, ha la funzione di purificare il battezzando, di lavare dal suo corpo e dalla sua anima ogni segno di peccato. L’acqua è universalmente riconosciuta come il simbolo della vita per eccellenza. È l’elemento che ci disseta e nutre la terra, per permetterle di dare i suoi frutti. Rende ogni cosa pulita, e allo stesso modo lava la nostra anima da ogni macchia.

Il crisma serve per consacrare e sancire l’ingresso del battezzando nella grande famiglia della Chiesa. È un olio profumato e consacrato. Nel Battesimo viene usato per ungere il capo del battezzato, imprimendo su di lui una sorta di sigillo che lo consacra al suo nuovo ruolo. Nella Cresima il sacerdote traccia una croce sulla fronte del cresimando come simbolo dello Spirito Santo che discende su di lui. Insieme all’olio degli infermi e all’olio dei catecumeni viene benedetto una volta all’anno dal vescovo durante la messa crismale del Giovedì Santo e poi distribuito a ogni parrocchia. La candela che viene consegnata ai genitori o al padrino del battezzando simboleggia Cristo, luce del mondo, nella speranza che Egli illumini il bambino e permetta a coloro che lo amano e lo sostengono di accompagnarlo nella fede. Simboleggia l’aiuto che la Chiesa deve fornire al suo nuovo membro per trovare la propria luce nel mondo. La veste bianca viene consegnata durante il Battesimo come simbolo di vita nuova, della nuova dignità che riveste il battezzato. Anticamente chi veniva battezzato doveva indossare una veste nuova e bianca prima di unirsi agli altri fedeli in Chiesa. La veste bianca esprime la purezza dell’anima tornata senza macchia dopo il Battesimo, il mutamento profondo e il rinnovamento interiore che il sacramento ha portato in chi lo ha ricevuto.



Antonio Tarallo

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