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Chi era frate Elia?

Primo Ministro generale dell’Ordine francescano, nonché il primo Custode

di Mauro Gambetti
Credit Foto - Mauro Berti

Chi non conosce la Basilica di san Francesco in Assisi? Basilica papale, "Caput et mater" dell'Ordine minoritico – come la definì papa Gregorio IX, dal 2000 è stata inserita nel Patrimonio mondiale dell'umanità. Una chiesa sorta nel cuore dell'Umbria, nella città che diede i natali a Frate Francesco, grazie al concorso di maestranze italiane e transalpine che realizzarono un’opera divenuta culla dell’umanesimo, centro di irradiazione culturale ed artistico per l’Europa. Una basilica che ancora oggi illumina il mondo con i valori francescani. Un luogo di pace e dialogo.

Chi non conosce frate Elia da Assisi?
Contemporaneo del Poverello, fu salutato dal Santo come "madre" e fu da lui considerato come suo amico e ministro. Uomo poliedrico, di singolare genialità, abile amministratore e di vedute lungimiranti, fu il primo Ministro provinciale di Terra Santa e il primo Ministro generale dell’Ordine francescano, nonché il primo Custode del Sacro Convento. Infatti, in gran parte si deve a lui, “architetto” ante litteram, la costruzione della Basilica che tutti ammiriamo. Fu egli a dare l’annuncio della morte di Francesco, a rivelare il prodigio delle stigmate che avevano segnato il corpo del Poverello e a nasconderne i resti mortali nella roccia scavata in segreto.

Nel 1239 conobbe l’onta della scomunica per la vicinanza all’Imperatore Federico II e la deposizione dal servizio di Ministro generale dell'Ordine. In progressivo declino, si ritirò a Cortona, dove visse fino alla morte, rimanendo fedele alla vocazione minoritica. Non gli furono risparmiate varie persecuzioni, di carattere ecclesiastico, comunitario e temporale, ed andò incontro alla "damnatio memoriae", che ne fece un traditore dello spirito originario del francescanesimo ed un manipolatore.

Negli ultimi anni, gli studi hanno messo in luce nuovi aspetti di questo importante personaggio della prima ora del Movimento Francescano. La storiografia ha riletto criticamente le fonti e le ricerche scientifiche hanno interpellato e rivisitato gli antichi detrattori. Ad oggi molti pregiudizi sono caduti.

Tuttavia, Frate Elia resta una figura controversa nell’immaginario collettivo, come testimonia molta della recente filmografia. Chi era veramente? Un arrampicatore sociale o un minore? Un potente uomo di governo o un fratello? Difficile da dire. Sicuramente era un uomo che sognava in grande: una Basilica per sfidare il tempo, un Ordine capace di innestarsi nei crocevia della storia e della politica per suggerire una direzione di marcia.

Cerchiamo risposte definitive.


Mauro Gambetti

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