Diventa venerabile il francescano fra Marcellino da Capradosso, il frate della carità
La sua fama di santità è noto anche per delle guarigioni miracolose, al vaglio della Congregazione per le Cause dei Santi
La strada della canonizzazione. E' quella intrapresa da Marcellino da Capradosso (al secolo Giovanni Maoloni), laico professo dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini, nato nel 1873 a Villa Sambuco di Castel di Lama (Ascoli Piceno) e morto nel 1909 a Fermo.
Papa Francesco, in seguito al riconoscimento dell’eroicità della virtù, lo ha nominato venerabile. Il prossimo passo è il riconoscimento di un miracolo che lo porterebbe verso la beatificazione.
LA PRESSIONE DEL FRATELLO
Giovanni Maoloni (Marcellino da Capradosso) nacque da una povera ma onesta famiglia di contadini. Crebbe nel suo ambiente campagnolo, conoscendo il lavoro, la casa e la chiesa. Superate forti opposizioni, da parte soprattutto del fratello, poté indossare l'abito dei cappuccini nel convento di Fossombrone il 27 aprile del 1902, quando aveva già 29 anni di età.
MORTIFICAZIONI E PENITENZE
Poi, come spiegano i Frati Cappuccini sul loro portale ufficiale, fu destinato al convento di Fermo, ove come frate laico, esercitò gli umili uffici di ortolano, portinaio e questuante. Da tutti fu ammirato per la sua grande fede e pietà, per la sua profonda umiltà ed eroica obbedienza, per le mortificazioni e penitenze, ma soprattutto per la sua grande carità fraterna, in convento e fuori, verso tutti, specie per i peccatori, per i tribolati e ammalati.
FAMA DI SANTITA'
Per il suo amoroso servizio, nel 1906 fu mandato a Montegiorgio per assistere un confratello tubercoloso. Colpito da peritonite tubercolare, morì nel convento di Fermo il 26 febbraio 1909. I processi ordinari sulla fama di santità ebbero inizio nella Curia di Fermo nel 1948 e si conclusero nel 1956. Attualmente, terminata la biografia documentata e l'Informatio, è stata consegnata il 7 luglio 1998 la Positio super virtutibus, che raccoglie tutta la documentazione relativa alla causa diocesana, poi trasferita alla Congregazione per le Cause dei Santi.
IL CASO DI PAOLO PIGNOTTI
Diventato venerabile, per fra Marcellino si aprono ora le porte verso le beatificazione poiché ci sono diversi di persone che sostengono di essere guarite con la sua intercessione. Il promotore della causa di beatificazione, padre Umberto Galassi del convento di Fermo ha esaminato diversi casi. Tra questi quello di Paolo Pignotti, guarito dal diabete che gli stava consumando un piede: non camminava più, aveva forti dolori. Poi la guarigione che la medicina non si spiega. Il suo è uno dei casi che ora passerò al vaglio della Congregazione per le Cause dei Santi.
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