Francesco e il Sultano, presentazione del nuovo libro di Padre Enzo Fortunato
Il nuovo libro di Fortunato e Damosso racconta una lezione di grande attualità
“Come comportarsi con chi, per formazione personale, culturale, religiosa, viene da un mondo diverso dal nostro? Come comprenderla e convivere con essa?” . E’ con questo interrogativo che padre Enzo Fortunato apre il primo capitolo di “Francesco e il sultano ”.
Il nuovo libro, scritto a quattro mani con il giornalista Piero Damosso, è uscito in occasione degli ottocento anni dallo storico incontro tra il Santo di Assisi e il sultano Malik al-Kamil in Egitto. Il poverello “ci ha spiegato con la sua testimonianza come stare tra quegli ‘infedeli’ che la Chiesa dell’epoca combatteva in crociata”, scrive il direttore della Sala Stampa della Basilica di San Francesco di Assisi.
Una lezione di dialogo, di rispetto, di pacifico confronto tra il Vangelo e il Corano. Da una parte il musulmano al- Kamil, nipote del grande condottiero Saladino: il sultano, come la legge del Profeta prescriveva, non avrebbe mai potuto negare udienza a un uomo di Dio che si fosse presentato al suo cospetto. Dall’altra Francesco d’Assisi, che il 24 giugno 1219 partì da Ancona mentre era in atto la quinta crociata, nel tentativo pericoloso e dall’esito incerto di incontrare il sultano.
Anche se non siamo a conoscenza del contenuto del dialogo tra i due, numerose fonti francescane e studi storici assicurano che quell’incontro effettivamente avvenne. Un evento ancora oggi carico di significato e portatore di un messaggio sempre attuale.
Enzo Fortunato parte proprio da questo fatidico viaggio per ripercorrere le tappe del cammino di Francesco e dei Francescani. Nel segno della lezione di Francesco, che acquisisce un valore ancor più importante in un momento storico in cui c’è sempre meno tolleranza verso la diversità.
di redazione
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