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Francesco e la donna, Francesco e le donne

di Redazione online

Le donne nella vita di Francesco. Certamente una donna, sua madre di cui gli agiografi ci consegnano solo pochi cenni e neppure il nome. Solo un’immagine nella sua prima biografia, la Vita beati Francisci di Tommaso da Celano. Madonna Pica – forse questo era il suo nome – approfitta dell’assenza di Pietro di Bernardone per liberare il figlio dalle catene con le quali il padre lo teneva prigioniero all’interno della sua stessa casa, nel vano tentativo di allontanare Francesco dal suo proposito.

“La madre parlò con tenerezza al figlio”, scrive Tommaso da Celano. Dalla madre Francesco apprese la lingua della tenerezza e si fece lui stesso madre con i suoi frati. A fra Leone può quindi scrivere: “così dico a te, figlio mio, come una madre” e nella stessa Regola non bollata l’invito è a farsi madri cioè imparare a prendersi cura del fratello “come la madre ama e nutre il proprio figlio”. Anche di Chiara Francesco si prese cura come una madre. Non è questo forse il significato – o almeno uno dei significati – della notissima visione che Chiara ebbe di Francesco e che è raccontata dalle sue sorelle negli atti del processo di canonizzazione?

 Le fonti ci fanno conoscere il volto di un’altra donna, di cui ci lasciano intuire la familiarità e l’amicizia con Francesco oltre gli anni. É Jacopa dei Settesoli, anzi, frate Jacopa. La ricordiamo vicina a Francesco morente porgergli quei mostaccioli, ricordo di giorni non lontani. A lei Francesco chiese, insieme a questi dolcetti, anche il panno cinerino per la sua sepoltura. E Jacopa visse con Francesco con cuore di madre il suo dolore. Un’altra donna accompagna Francesco: “dispetta e scura”.

All’apparenza non bella, disprezzata, anche temuta: è madonna Povertà. Francesco la sceglie, la desidera. Ama la povertà di Maria e del Figlio. “Circondava di un amore indicibile la Madre di Gesù, perchè aveva reso nostro fratello il Signore della maestà. A suo onore cantava lodi particolari, innalzava preghiere, offriva affetti tanti e tali che lingua umana non potrebbe esprimere”. A Maria, abitata dalla sua Presenza e dalla sua Parola, Francesco si consegna come figlio alla Madre.
(Milvia Bollati - docente di Storia, archeologia e storia dell'arte)


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