LA MADRE DI SAN FRANCESCO
di Enzo FortunatoLa madre, per Francesco è una figura fondamentale. Essa è presa ad esempio per come debba essere vissuta la fraternità. Con la caratura materna: "Coloro che vogliono condurre vita religiosa negli eremi, siano tre o al più quattro. Due di essi siano le madri e abbiano due figli o almeno uno. Quei due che fanno da madri seguano la vita di Marta, e i due figli seguano la vita di Maria"(FF 341).
Le suggestioni che il Santo ci lascia in relazione agli episodi vissuti con la madre sono sostanzialmente tre e sono descritte nelle Fonti Francescane. La prima riguarda l'amore che essa prova per il figlio, e non poteva essere altrimenti. Ella infatti lo chiama Giovanni, cioè con il suo stesso nome. Sarà poi il padre, di ritorno da un viaggio in Francia a dargli il nome "Francesco". La seconda riguarda la comprensione che ha per il figlio. Ella infatti lo comprende nei suoi momenti di crisi e di stravaganza, come quando Francesco rimanendo in casa durante "le assenze del padre, anche se prendeva i pasti solo con la madre riempiva la mensa di pani, come se apparecchiasse per tutta la famiglia.
La madre lo interrogava perché mai ammucchiasse tutti quei pani, e lui rispondeva ch'era per fare elemosina ai poveri, poiché aveva deciso di dare aiuto a chiunque chiedesse per amore di Dio. E la madre, che lo amava con più tenerezza che gli altri figli, non si intrometteva, pur interessandosi a quanto egli veniva facendo e provandone stupore in cuor suo"(FF 1404). Infine, la madre lo difende, come nel passo in cui il padre decide di imprigionarlo per il suo comportamento "lo tormenta, prima con le parole e percosse, poi mettendolo in catene [...] Ma dopo un po' di tempo - mentre il padre si trovava lontano da Assisi -la madre, che non approvava l'operato del marito e che non sperava di poter far recedere il figlio dalla sua inflessibile decisione, lo sciolse dalle catene e lo lasciò libero di andarsene" (FF 1042).
E Francesco, che dalla madre aveva imparato l'amore, la comprensione, la protezione ne immette la linfa nella fraternità e, di conseguenza, nella società. Con questa indicazione che diventa per noi, credenti e non, percorso di vita per essere "madre l'uno per l'altro".
Enzo Fortunato
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