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Novena Immacolata Sesta Meditazione - Maria Arca dell’Alleanza

di Fra Riccardo Leone Di Renzo
Credit Foto - ANDREA COVA

Ho sempre amato questa immagine: Maria Arca dell’Alleanza. Così ho scritto una poesia semplice, che leggo di seguito:


Il tuo Sì totalmente incorrotto,
che bello pensare è tremata la terra di botto!
Sei l'Arca della Nuova Alleanza,
l'umanità può cominciar la sua bella danza!
Di Chi ci apri la via?
Concepirai un figlio Maria!
Risposi, piena di grazia: Così sia!
Le mie viscer già toccan l'Amore,
ecco, esulta di gioia il mio cuore!
Concezione Immacolata,
l'unica tra i figli preservata.
Buono e Sapiente è il Signore,
total puro ha reso il mio cuore.
Come potevo portar nel grembo Gesù?
Dio stesso, è sceso dal cielo lassù.
Di Dio sì eletta ad essere Madre,
un bimbo che svelerà chi è nostro Padre.



Ecco l’arca mi fa pensare al grembo, all’accoglienza della vita, ad una culla. Maria, l’Immacolata Concezione, un mistero grandioso; lei ha portato Dio dentro di sé. Ha ricevuto il Datore della Vita. Ma che bello però! Non è solo mistero, di cui nulla potremmo comprendere: Maria ha conosciuto, poi, il Figlio, pian piano! E spesso si è trovata a non capire! Proprio come noi. Ha dovuto attendere, anche lei, la madre di Dio. Perché Dio vuole che diamo senso al nostro vissuto e questo senso a volte richiede tempo, relazione con Lui! È un grande seduttore Dio!

E così Maria, ascoltandoLo e conoscendoLo, ha potuto stupirsi, in un cammino certo non facile, di un Amore rivelato. Così, scorgeva quel progetto, quell’alleanza che l’angelo le aveva comunicato; cosa scorgeva?

Lo svelarsi, appunto, di un senso per lei, per l’umanità tutta, i suoi fratelli; quella luce che illuminava i suoi passi nella vita quotidiana. E comprendeva che era un progetto d’amore. Fino a vedere la gran luce: Cristo stesso sulla croce, l’Alleanza di Dio con noi, la lettera d’amore di Dio a noi. Una spada che trafiggeva, come sono spade i nostri dolori, le nostre sofferenze, tutto ciò che non comprendiamo; eppure, il riconoscimento dell’amore totale, che riempie di gioia il donarsi. Maria ci porta a Cristo, Cristo è l’Arcobaleno.


Maria, tu che sei l’Arca, aiutaci a diventare sempre più grembo accogliente il Salvatore; aiutaci a riconoscere i “tocchi” di Dio, il Suo bussare al nostro cuore. Portaci con te, sotto la croce, la croce che illumina la vita di ognuno di noi, perché possiamo vivere da risorti.




Fra Riccardo Leone Di Renzo

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