Poveri e nomadi: le missioni dei frati minori di Canepanova. Nel convento di Pavia vivono cinque francescani
di Gelsomino Del Guercio
120 PERSONE AL GIORNO
Nel 1945, al termine della guerra, che aveva duramente toccato anche la città di Pavia, la fraternità creò una mensa per i poveri intitolata a San Francesco d'Assisi distribuendo un pasto caldo a quanti bussavano alla porta del convento. Da allora questo luogo di carità nel cuore della città non ha mai smesso la sua attività e attualmente accoglie a pranzo 120 persone, ogni giorno, dal lunedì al sabato, dalle 11 alle 12.15 (con due turni).
PACCHI ALIMENTARI
Accanto a questo servizio, in collaborazione con la Caritas, due volte al mese, sono distribuiti i pacchi alimentari a famiglie e persone anziane in difficoltà. Il servizio in mensa e la consegna dei pacchi è possibile grazie alla partecipazione di numerosi volontari che mettono a disposizione di queste attività il proprio tempo e la propria dedizione e ai tanti benefattori che generosamente donano quanto può servire all'aiuto di tutti.
I PIU' UTILI
Per chi invece desidera aiutare la mensa e la realizzazione dei pacchi alimentari è possibile farlo tutti i giorni portando ciò che si intende donare in convento. Gli alimenti di cui c'è più bisogno sono pasta, riso, olio e latte a lunga conservazione, legumi in scatola, biscotti.
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I ROM
Poveri ma non solo. Da circa vent'anni la fraternità è presente tra la comunità nomade, Rom e Sinti di Pavia presso il campo cittadino che li accoglie con un servizio di pastorale svolto da uno dei frati.
Una straordinaria esperienza di inclusione sociale basata sulla convinzione che il Vangelo si possa incarnare in ogni cultura dando nuova luce affinché i frutti del Spirito possano germinare in ogni uomo, anche quello che sembra più lontano e diverso da noi.
Numerose sono le attività svolte con le famiglie e con i tanti bambini.
Gelsomino Del Guercio
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