Sapete che a Palermo esiste una basilica dedicata a San Francesco?
di Gelsomino Del GuercioUna delle più importanti basiliche di Palermo è dedicata a San Francesco d’Assisi. Nel dicembre 1924 papa Pio XI conferì alla chiesa intitolata al “poverello” la dignità di basilica minore, proprio in virtù del culto molto diffuso nei suoi confronti. Un “riconoscimento” tanto più emblematico nell’anno in cui la Sicilia offre l’olio alla lampada votiva di Assisi.
L’OSTILITÀ DI FEDERICO II
L’inizio della costruzione della Chiesa è del 1255, quando morto già da tempo Federico II ostile ai Frati Minori, Papa Alessandro IV ne concesse licenza al suo cappellano, penitenziere papale e vicario generale in Sicilia.
Il compito di edificare la chiesa fu affidato al vescovo di Malta Ruggieri di Cefalù. L’edificio fu costruito in trent’anni, in stile gotico.
MIX DI STILI ARCHITETTONICI
La Chiesa ha subito nel corso dei secoli diversi interventi di ampliamento, come l’allungamento dello sviluppo in pianta, conseguente al rifacimento della zona dell’abside e l’aggiunta di ambienti e cappelle.
Ma sopratutto, l’edificio ha beneficiato di diverse ristrutturazioni che hanno creato, al suo interno, un interessante mix di stili architettonici, dal gotico iniziale alle aggiunte barocche e neoclassiche.
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BOMBARDATA DURANTE LA GUERRA
Inoltre la basilica ha ricevuto alcuni restauri, di cui i più importanti quelli conseguenti al terremoto del 5 marzo del 1823 ed ai bombardamenti della seconda guerra mondiale del 1° marzo e 9 maggio del 1943, per i quali si è scelto di riportare la chiesa al suo splendore medioevale e del tetto a falde.
DUE “TESORI”
Nella basilica ci sono due piccoli scrigni nascosti ma artisticamente molto importanti. La Cappella Mastrantonio è una delle cappelle più famose è la Cappella Mastrantonio, realizzata da Francesco Laurana nel XV secolo. Questa cappella rappresenta un'importante testimonianza del primo Rinascimento in Sicilia.
E poi c’è la Cappella dell'Immacolata, decorata nel XVII secolo: qui puoi ammirare una meravigliosa decorazione a marmi mischi e otto statue di Santi.
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Gelsomino Del Guercio
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