Suor Beatrice, la francescana con le stimmate
Nata in Sardegna, a Palermo ha trascorso la vita ad occuparsi degli orfani. Oggi è veneratissima in città
di Gelsomino Del Guercio
Venerdì 10 marzo alle ore 18 presso la Chiesa “Sacri Cuori” di Palermo Monsignor Salvatore Di Cristina, Arcivescovo emerito di Monreale, presenterà il volume di Mario Torcivia: "Francescana e bonariana. Gavina Beatrice Manca".
DA ORISTANO A ROMA
Figlia di Domenico Manca (ferroviere di Bauladu) e di Giovanna Basoli, Beatrice nasce a Ozieri, in provincia di Sassari, il 24 marzo 1910. A 6 anni si trasferisce ad Ardara e nell'ex capitale del regno giudicale riceve il sacramento dell'Eucaristia nel 1917. Poi si trasferisce con la famiglia a Oristano, dove il padre diventa capostazione, e nel 1931 parte per Roma. Li entra nel convento delle francescane missionarie d'Egitto col nome di suor Maria Edilburga.
Dal 1935 al 1947, nell'istituto di via Damasinio a Palermo, sono anni di intensa attività educativa (maestra d'asilo) ma anche di particolari doni spirituali, quali le stigmate portate dall'età di 26 anni. Nel 1947, a causa dell'incomprensione e dell'ostilità di alcune autorità romane, lascia l'ordine francescano per fondare l'istituto di consacrate laiche Nostra Signora di Bonaria, dove realizzerà il suo impegno di fede, nell'assistenza scolastica e aiuto agli orfani. Beatrice Manca Basoli è morta a Palermo nel 1979.
"SERVA DI DIO"
Suor Beatrice è molto amata dai palermitani e le spoglie riposano nel duomo della città. E' già stata proclamata 'Serva di Dio", il titolo che la chiesa assegna dopo la morte alle persone che si sono distinte per «santità di vita» o «eroicità delle virtù», e per le quali è stato avviato il processo canonico di beatificazione. In pratica, scrive la Nuova Sardegna, il primo passo verso la proclamazione della santità.
Gelsomino Del Guercio
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