DIVERSITÀ DI INFORMAZIONE
di Enzo Fortunato
Caro padre Enzo,
sono costernata per i gravi episodi di
terrorismo che stanno verificandosi in
ogni parte del mondo. Sono vicina con
la preghiera a chi ha subito tali barbarie
immotivate. Nel contempo dispiaciuta
nel sentire che tutti i Tg e tutte le trasmissioni
parlano solo di ciò che è successo
in Francia. Quella povera bimba
di dieci anni imbottita di esplosivo mandata
a morire in un mercato affollato, i
tantissimi bimbi morti in Pakistan sempre
per mano di terroristi, qualcuno li
ricorderà? Solo l’Europa merita tutta
questa risonanza mediatica? Mi scuso,
ma il mio credo non accetta questa diversità
di informazione nella prova di un
dolore così profondo che tocca tutte le
nazione e tutte le religioni. La ringrazio
per l’attenzione. Pace e bene.
Barbara (BG)
Carissima Barbara,
la tua lettera mi permette di affrontare
un tema a me molto caro, quello di
porre al centro dell’informazione i contenuti
che spesso restano in secondo
piano. A questo proposito il 17 e il 18
ottobre abbiamo organizzato, insieme
a Articolo21 e alla Tavola della pace,
un convengo dal titolo “Illuminare le
periferie”, un’iniziativa che partendo
dalle parole più volte utilizzate da papa
Francesco, ha cercato di individuare
la geografia di queste periferie e verificare
quale possa essere il ruolo dei
media. Questo nuovo anno purtroppo
è iniziato mettendo il mondo intero di
fronte a episodi drammatici, privi di
ogni sentimento umano. L’episodio di Parigi è stato raccapricciante, tutti
siamo rimasti allibiti e ancora una volta
papa Francesco ha riassunto in due
frasi il pensiero di tantissime persone:
«Ognuno ha il diritto di praticare
la propria religione senza offendere,
liberamente […] non si può offendere
o fare la guerra, uccidere in nome della
propria religione, in nome di Dio».
La nostra preghiera, cara Barbara, è
rivolta ai morti di Parigi, così come ai
duemila nigeriani uccisi a Baqa e alla
bambina di dieci anni kamikaze. I giornali
e la televisione seguono le teorie
e le tecniche della comunicazione di
massa, non so se siano giuste o sbagliate,
ciò che so è che la preghiera
non si ferma di fronte a niente, non ci
sono barriere. La sensibilità che viene
fuori dalle tue parole dimostra come
sia il tuo cuore ad ascoltare le notizie,
non solo le tue orecchie e questo è un
segnale di grande e buona umanità.
Un caro saluto di pace e bene
Enzo Fortunato
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