IN CARCERE HO TROVATO GESU’
Mi chiamo Carolina,
ho 31 anni e vengo dal Brasile ma vivo qui da 16 anni. Vivevo a Udine. Da un anno e 3 mesi che sono in Carcere So che ho commesso un grande sbaglio, ma tutti abbiamo un’altra chance. Ho deciso di scriverti questa poesia perché ho scoperto questo dono stando qui. Qui ho trovato Cristo Gesù. Prego, leggo la Bibbia e la vostra rivista e mi piace tanto. Mando una poesia, la dedico a una persona a cui vorrei dimostrare quanto tengo a lui da oltre le sbarre. Grazie per il vostro sostegno, forza e incoraggiamento.
Emozioni
E’ una piuma nella tempesta
va un soffio di vento
per perdersi nell’immensità
Il fiato
E’ vita
parole ed emozioni
non sottovalutare mai
ciò che è nella normalità della vita
Ragioniamo
nella vita si hanno dei sogni
provocano delle emozioni
dei desideri.
Tutto questo se lo vogliono veramente diventerà realtà
Carolina
***
Cara Carolina,
la tua storia ci insegna che anche il fallimento è un’occasione di crescita e riscatto. Tocca a noi saper indirizzare le nostre energie verso elementi positivi, nuove chance, come le hai chiamate tu. Anche la tua poesia parla di desideri, segni e del “perdersi nell’immensità”. Francesco nella sua vita ha peccato, ma da quegli errori sono nate radici forti, speranze impensate e la sua “risurrezione”come uomo di Dio.
Come ho avuto spesso modo di dire, come te, il Poverello legge le pagine della Bibbia mentre è in carcere. Ha modo di meditare, ed è lì che avviene il primo passo verso la conversione. Gli errori commessi in passato si trasformano in opportunità. Ti riporto le parole che papa Francesco ho voluto scrivere ai carcerati della Casa Circondariale di Velletri: "Dio vi ama sempre, non hanno importanza gli errori che avete commesso. Non lasciatevi rinchiudere nel passato perché la vera misura del tempo non è quella dell’orologio ma si chiama speranza”. Alla luce di queste parole e della tua frase “Tutto questo se lo voglio veramente diventerà realtà” porto le intenzioni che hai nel cuore in preghiera sulla tomba di San Francesco.
Un caro saluto di pace e bene.
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