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L’AMORE PER L’AMBIENTE NEI PICCOLI GESTI

Gentilissimi Padri della Redazione,

sono un’abbonata della rivista e vi lancio un’eco-idea.

-  Per aprire la vs rivista tolgo la pellicola di plastica e la stringo nel pugno, per buttarla via. Noto che riempie il mio pugno!

-  Penso alle 12 discrete palle di plastica che butto nella spazzatura, sia pur differenziata, ogni anno. 

-  E penso alle migliaia di abbonati che compiono lo stesso gesto. 

-  Ma è proprio necessario questo involucro? Tanti giornali giungono sani e salvi a destinazione senza plastica. E la rivista del Santo amante dell'ambiente potrebbe farne a meno?

Quanta plastica si può evitare!

Potreste aderire anche voi a questa campagna e sensibilizzare migliaia di abbonati. Pensate a quanta plastica in meno nell'ambiente.

 I vermetti che mangiano la plastica, secondo una recente scoperta, non dovranno mangiare anche questa! Infatti stanno studiando come riprodurli in enormi quantità. Quali saranno le conseguenze nell'ecosistema di questo popolo immenso di vermetti? Occorre un pensiero sistemico! 

Sarebbe bene comunque usare meno plastica. 

San Francesco ci conduca sulla via della consapevolezza e della saggezza in favore del Pianeta, la nostra casa nell'universo.

Vi saluto e vi ringrazio.

Angela

Cara Angela,

grazie della tua indicazione che mostra il rispetto che hai verso l’ambiente e richiama due questioni. La prima sono i gesti quotidiani come buttare cartacce a terra, utilizzare bottiglie di plastica etc. che dobbiamo inevitabilmente cambiare/modificare. La seconda questione è un tema, l’ambiente, tanto caro a noi francescani e al Santo Padre che con l’enciclica Laudato si’ ha richiamato tutti a dare maggiore attenzione ai luoghi che circondano: “«Laudato si’, mi’ Signore», cantava san Francesco d’Assisi. In questo bel cantico ci ricordava che la nostra casa comune è anche come una sorella, con la quale condividiamo l’esistenza, e come una madre bella che ci accoglie tra le sue braccia… Questa sorella protesta per il male che le provochiamo”. Permettimi di ricordare, concludendo, che san Francesco chiama la terra madre e sorella ad indicare quella forte responsabilità o legame che ciascuno di noi è chiamato a vivere nei confronti della creazione.


Un caro saluto di pace e bene

p. Enzo





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