NON IMPONIAMO, MA INDICHIAMO LA STRADA
di Enzo Fortunato
Caro padre Enzo,
mi chiamo Rosa, ogni mese leggo la
sua rivista e vi trovo sempre spunti
di riflessione molto interessanti. Nel
numero di novembre ho apprezzato
particolarmente l’articolo su “Giovani Verso Assisi”. Mi commuove
ogni volta scoprire come dei ragazzi
di oggi, esposti ad un’informazione
sempre più massiccia e dannosa,
siano ancora in grado di avvicinarsi
alla Chiesa. Purtroppo mio figlio non
è tra questi, ogni volta che gli dico di
andare alla messa trova mille scuse
per non venire. Ha 14 anni e dice di
essere ateo. Non può immaginare
che immenso dolore mi ha provocato
sentendolo affermare certe cose.
Le chiedo gentilmente di indicarmi
una strada da poter percorrere con
lui, per fargli vedere quanto di meraviglioso
c’è nella vita di chi si lascia
cullare e guidare dal segno di nostro
Signore.
Rosa (BG)
Carissima Rosa,
i giovani che si avvicinano alla Chiesa
sono tanti, non è un fatto così sporadico
che ragazzi e ragazze si lasciano
avvicinare dal Signore e iniziano
un cammino attivo nei cantieri della
Chiesa e della società. Sono molti i
genitori in apprensione per i propri
figli, che si preoccupano perché non
vanno alla messa della domenica. Il
mio consiglio è quello di non imporre
mai, ma piuttosto di indicare la strada.
Facciamo sì che i giovani si lascino
conquistare dalla nostra testimonianza,
più essa è bella e maggiore
sarà la sua capacità di attrazione, ricordandoci
quello che diceva Paolo VI
“l’uomo contemporaneo ascolta più
volentieri i testimoni che i maestri, o
se ascolta i maestri lo fa perché sono
dei testimoni”.
Un caro saluto di pace e bene
Enzo Fortunato
Commenti dei lettori
NON CI SONO COMMENTI PER QUESTO ARTICOLO
Lascia tu il primo commento
Lascia il tuo commento
la cripta
di San Francesco
Rivista
San Francesco