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Un povero carcerato

di Enzo Fortunato



Carissimo padre Enzo,
chi le scrive è un povero carcerato che non sa da dove iniziare! Dopo il fallimento del mio matrimonio, (mi sono sposato appena dopo il parto di mio figlio Manuel, che quest'anno compirà 7 anni), sono finito in carcere Ho condotto una vita sbagliata per molti anni, nel '97 però presi la decisone di farmi una mia famiglia, la sognavo sin da piccolo, anche perch i miei genitori si separarono quando avevo solo 3 anni. Ho fatto il giro di collegi e istituti, e ho conosciuto nella mia infanzia don Silvio Galli, che per me è stato come un padre; risentivo molto del disagio della mia famiglia, soprattutto del nuovo marito di mia madre, così presi una via sbagliata e mi mandarono in un carcere minorile. Fui affidato, poi, ad un giudice tutelare che mi mandò in diverse comunità per adolescenti. Don Silvio mi telefonava sempre, fin quando Dio, all'età di 80 anni, lo chiamo a s. Io dopo diverso tempo, cominciai a vivere una vita “alla giornata”, mi rifugiavo nelle chiese per poter parlare con qualche parroco, facevo lavoretti di ogni genere per vivere con dignità! Poi, con la compagnia sbagliata, ricominciai con i reati. Ho sbagliato e devo pagare! Prego, sempre, perch il Signore protegga Manuel. Credo in Dio e spesso mi rifugio nelle letture della Bibbia. Domani, andrò a messa e pregherò per mio figlio e per tutte le persone che soffrono. Caro padre, mi rivolgo a lei, sperando che possa capirmi, io non ho mai voluto fare del male a nessuno nella mia vita, vorrei solo aiutare la mia famiglia. Sono deluso e demoralizzato, a volte ho pensato anche a dei gesti estremi ma non sono coraggioso fino a quel punto. Sono solo, solo, solo e spero di poter trovare conforto nelle sue parole. Confido nella speranza di essere un padre migliore e so che la fede mi aiuterà in questo Spero in un futuro migliore per mio figlio Aspettando una vostra risposta la saluto cordialmente e la ringrazio!

De Ritis Massimiliano


Caro Massimiliano,
vorrei sottolineare due aspetti della tua lettera, il primo è la bella caparbietà a ricominciare e confidare nella speranza di essere un padre migliore; questo è l'unico ancoraggio che permette di superare i momenti bui della propria vita gli errori, l'altra considerazione è la figura di Don Silvio che il signore ha posto sulla tua vita. Ne dicono tante sui preti, ma lo spaccato che fai emergere è un po' quello che la chiesa sta dicendo in questo lungo periodo di prova; ci sono tanti sacerdoti, tanti consacrati che spendono la loro vita per gli altri, per essere presenti e saper stare con l'autorevolezza e la dignità dell'essere uomo di Dio. L'ultima considerazione riguarda quello che tu dici: “prego sempre perch il signore protegga il mio bambino, il mio caro Manuel”; questo rivela la bellezza interiore che anche con diversi errori non vi è meno, ma rimane lì e aspetta il momento opportuno per essere presa in seria considerazione, ecco perch ti auguro ogni bene e insieme a te sono certo che il bene non morirà.
Ti saluto caramente.


Enzo Fortunato

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