Vorrei il tuo anello
di Enzo Fortunato
Caro padre Enzo,
sono una francescana e da sei mesi presto servizio come volontaria alla mensa della carità ad Altamura, presso i locali della chiesa della Madonna del Carmine. Durante il pranzo sia le persone del posto che gli extra comunitari, conservano accuratamente panini e frutta in eccesso, per consumarli nel pomeriggio. Un giorno, in pieno inverno, una giovane senza fissa dimora, notò l'anello al mio dito, che porto con tanta devozione e mi disse: “Vorrei il tuo anello!”. Fu colpita e attirata dalla forma particolare dell'anello: non aveva brillanti n pietre preziose ma un simbolo di fede che rappresenta il centro della mia vita: il santo rosario. Spiegai alla giovane interessata che il rosario è un mezzo potentissimo e che la pace nel mondo, la salvezza di tutta l'umanità, ci libereranno dalle insidie del maligno e ci avvicineranno in modo definitivo a Dio. Come diceva Giovanni Paolo II, “Il rosario è contemplare con Maria il volto di Cristo”.
Pace e bene a tutta la comunità francescana.
Elisa Incampo
Cara Elisa,
intanto grazie per la tua testimonianza, grazie per la tua generosità. Vorrei che il tuo impegno verso gli ultimi diventasse l'impegno di ogni uomo, di ogni donna, di ogni giovane, che sa ritagliare un po' di spazio e tempo dalla sua settimana per donarlo ai poveri del nostro tempo. Questo è possibile se sappiamo guardare a Maria, come Madre di Cristo e Madre nostra. Infatti è la testimonianza della Madre che permette e incoraggia uno stile oblativo, lo stile di chi sa donare senza pretendere il contraccambio ma solo perch ama. E chi ama, cara Elisa, credimi, vince sempre. Mi permetto di lanciare un invito ai nostri lettori, quello di recitare almeno il sabato il Santo Rosario perch esso apra il nostro cuore a Cristo e alle persone che incontriamo.
Ti saluto nel nome di Francesco.
Enzo Fortunato
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