Kazakistan, un villaggio a misura di bimbo
di fra Davide Boldrini (2010)
Nel1999, p. Guido Trezzani, della provincia Umbra e a servizio della fondazione di S. Francesco in Russia e Kazakistan, con l'aiuto dell'associazione L’Arca, compra una vecchia colonia estiva dei tempi sovietici a Talgar (a 35 km da Almaty oggi ex capitale del Kazakistan), in una bellissima zona ai piedi delle montagne. A quel tempo, nel territorio, sorgevano alcuni edifici semidistrutti: inizialmente adattati per una prima accoglienza estiva, sono stati in seguito ricostruiti per ospitare definitivamente i bambini, prima le case dove vivere, poi la cucina con il refettorio e infine la scuola e l'ambulatorio medico. Attualmente il villaggio conta circa 70 bimbi, orfani o provenienti da famiglie a rischio, di cui una ventina con handicap sia fisici che mentali, dieci dei quali frequentano il villaggio solo durante il giorno, per la terapia e le attività educative, oltre che per socializzare con gli altri bambini, e rientrano a casa in serata. In alcuni casi l'associazione aiuta economicamente anche le famiglie di questi bambini. Tutti i ragazzi del primo gruppo (anno 1998/99) ora lavorano ad Almaty e vivono in modo indipendente: quattro di loro, tre ragazze e un ragazzo, sono sposati e hanno già dei figli. Il villaggio oggi consta di quattro edifici di 250 mq circa, che comprendono camere, bagni e un locale comune soggiorno/gioco; un edificio utilizzato per mensa e una cucina centralizzata; una foresteria nella quale vengono ospitati coloro (prevalentemente italiani) che prestano la loro opera di volontariato al villaggio in campo medico, assistenziale, tecnico ed educativo; un centro polifunzionale che comprende un edificio adibito ad attività educativo-scolastica e un centro medico per la riabilitazione fisioterapica, non ancora pienamente funzionante perché sono ancora in corso i contatti con organizzazioni italiane disposte a mandare personale specializzato per istruire il personale locale. A questo proposito, nel mese di dicembre, si è tenuto presso l'Università di Almaty il Congresso internazionale di medicina: invitato ufficiale da parte del Rettore è stato il prof. Renato Antenucci, chirurgo ortopedico, venuto in rappresentanza dell'Università di Perugia per portare l'esperienza scientifica e clinica dell' Ateneo italiano e per fare i primi passi ufficiali in vista di una collaborazione con l'Università di medicina di Almaty, per cui l'Arca sarà una sorta di intermediario locale. In questo ultimo anno, in particolare, abbiamo notato una maggior sensibilizzazione della comunità rispetto a queste tematiche, e non è raro che organizzazioni, ditte o semplici privati cittadini si affaccino all'Arca per una qualche forma di aiuto. Anche la presenza di volontari italiani, specialisti in qualche area medica o semplicemente mossi dal desiderio di portare un loro aiuto, contribuisce non poco a dare un nuovo approccio alla questione del prendersi cura e dell'educazione di questi figli. Dal giugno 2008 collabora con p. Guido anche fra Luca Baino della provincia Umbra. Ultimamente sono diversi i progetti in cantiere che speriamo presto di poter definitivamente realizzare: una collaborazione terapeutica per i bambini e di formazione da parte di fisioterapisti, come già detto sopra; uno studio dentistico interamente donato dagli amici italiani e con la presenza di dentisti volontari italiani sia per assistenza che per formazione di personale locale; un laboratorio di sartoria e uno di attività varie, volti a introdurre i pili grandi nel mondo del lavoro e a dare loro una possibilità di sostentamento economico. Tutta l'opera è sostenuta interamente dalle offerte che arrivano soprattutto dall'Italia ma anche da altri Paesi d'Europa e America, e di questo siamo grati a tutti gli amici tra cui non pochi frati che ci seguono da diverso tempo e collaborano a distanza con diverse opere di sensibilizzazione, per la crescita di questi figli che il Padre ha voluto affidarci e per i quali a Lui, prima di tutti, siamo grati.