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TG1 DIALOGO PUNTATA 135 - 70 ANNI FA VENNE BOMBARDATA MONTECASSINO

Nella zona di Montecassino si verificarono ben quattro battaglie, dal gennaio al maggio del 1944, combattute durante la Seconda Guerra Mondiale dagli Alleati contro le forze dell'Asse con l'intento di fare breccia nella Linea Gustav, conquistare Roma e collegarsi con le forze alleate che rimanevano confinate nella zona di Anzio. La prima battaglia iniziò il 12 gennaio 1944 e terminò il 12 febbraio: alle 6,30 le forze della Francia Libera attaccarono a nord della strada Colli al Volturno-Atina, ma vennero respinte alle pendici del monte Santa Croce; altre forze francesi riuscirono a conquistare monte Monna Casale; il 15 gennaio la 36ª Divisione di fanteria USA conquistò il Monte Trocchio. Il 17 gennaio venne lanciato un ulteriore attacco e la 5ª Divisione di fanteria britannica riuscì ad avere facile ragione delle forze della 94ª Divisione di fanteria tedesca, conquistando i paesi di Minturno e Tufo. Invece l'operazione della 46ª Divisione, impegnata ad attraversare il fiume con barchini d'assalto fallì miseramente per la forte corrente del Garigliano.

Nel contempo il Feldmaresciallo Albert Kesselring, comandante in capo delle forze tedesche in Italia, iniziò a far affluire forze nella zona di Cassino, in particolare la 1ª Fallschirmjäger-Division e il 20 gennaio i tedeschi riuscirono a respingere la 56ª Divisione inglese oltre Castelforte. Quella stessa sera la 36ª Divisione "Texas" attaccò le posizioni tenute dalla 15. Panzergrenadierdivision intorno al paese di Sant'Angelo in Theodice: i tedeschi trincerati sull'altra riva del Rapido falcidiarono i soldati americani intenti a guadare il torrente; dopo 48 ore di accaniti combattimenti le truppe americane avevano perso 1.700 uomini tra morti, feriti e dispersi.

Il 22 gennaio ad Anzio sbarcarono truppe alleate con l'obiettivo di aggirare la Linea Gustav di giungere a Roma. Gli Alleati, dopo aver stabilito una testa di ponte, non riuscirono tuttavia a progredire. Il 24 gennaio le truppe francesi iniziarono l'attacco per la conquista del monte Cairo. Verso la fine di gennaio i tedeschi passarono al contrattacco, riconquistando monte Belvedere. Il 2 febbraio le avanguardie americane raggiunsero la periferia di Cassino e il giorno successivo tentarono di entrare in città, venendo però fermati dalle difese tedesche. L'11 febbraio venne lanciato un nuovo attacco in direzione dell'Abbazia, ma le truppe del Commonwealth riuscirono ad avanzare di soli 300 metri sotto una tempesta di neve e di fuoco nemico. La seconda battaglia fu la continuazione della prima, ma dalle posizioni avanzate appena sotto il Monastero e alla periferia della cittadina di Cassino. Il piano consisteva in una manovra a tenaglia da nord e da sud della città, essa doveva coinvolgere i corpi neozelandesi e indiani.

Il 15 febbraio l'aviazione rase a suolo Montecassino in un bombardamento che durò per tutta la mattinata. In questo bombardamento trovarono la morte numerosi civili che avevano trovato rifugio all'interno dell'abbazia. Il giorno dopo, nonostante la distruzione, gli attacchi degli indiani fallirono perché i tedeschi si impadronirono delle rovine che offrivano un riparo perfetto. Un analogo attacco portato in serata dal 28º battaglione contro la città di Cassino riuscì a penetrare fino a conquistare la stazione ferroviaria, ma il giorno dopo furono respinti sulle posizioni precedenti da un contrattacco tedesco. Anche la seconda battaglia era così finita.

La terza battaglia iniziò alle ore 8.30 del 15 marzo 1944, quando ondate di bombardieri alleati rasero completamente al suolo la cittadina di Cassino, che era già stata gravemente danneggiata dai precedenti combattimenti: 575 bombardieri pesanti e medi e 200 cacciabombardieri scaricarono 1.250 tonnellate di bombe sull'abitato. Alle 12.30 iniziò il fuoco d'artiglieria: dopo due ore 746 cannoni avevano sparato 200.000 proiettili sulla città e sulla collina. Una volta terminato le truppe neozelandesi e indiane si lanciarono all'attacco, venendo però subito bloccate da una tenace resistenza tedesca: alla sera le truppe alleate erano penetrate meno di 200 metri fra le macerie della città, che nel frattempo si era trasformata in un'immensa barriera anticarro. Nei giorni successivi cruenti combattimenti tra le truppe indiane e neozelandesi vennero bloccati dalla tenace resistenza dei paracadutisti tedeschi arroccati fra le rovine del Monastero. Il 17 marzo i reparti britannici continuarono una lenta conquista della città che però si bloccò presto giunta nei pressi del munitissimo caposaldo tedesco costituito presso le rovine dell'hotel Continental e dell'Hotel des Roses. Il 22 marzo, dopo l'ennesimo inutile assalto alleato, il Generale Alexander decise di sospendere ogni azione. Anche la terza battaglia si era conclusa con un sostanziale nulla di fatto.

La quarta battaglia di Montecassino venne combattuta dall'11 al 19 maggio dal II Corpo d'Armata polacco del Generale Wladyslaw Anders. Il primo assalto portò gravi perdite ma il 16 maggio permise all'8ª armata inglese di irrompere tra le linee tedesche nella valle del fiume Liri e per la prima volta di insediare presidi sotto il Monastero. Il secondo assalto non sortì l'effetto voluto, e nonostante i tedeschi barcollassero, riuscirono ancora una volta a respingere l'attacco polacco. Sapendo però che le divisioni marocchine avevano sfondato le linee poco piu a sud, evitarono di essere accerchiati e dovettero ritirarsi. La cattura di Cassino permise alle divisioni britanniche e statunitensi di cominciare l'avanzata verso Roma, che cadde il 4 giugno 1944 pochi giorni prima dello sbarco in Normandia.(sulleormedellastoria.it)

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