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La ricchezza dell'invisibile
<br><br> «Sentiva di avere scoperto il tesoro nascosto e, da mercante saggio, si industriava di comprare la perla preziosa che aveva trovato, a prezzo di tutti i suoi beni».<br><br> Il passo, tratto dalla Leggenda maggiore di Bonaventura da Bagnoregio, è riferito a Francesco d'Assisi.<br><br> Non è scontato che un teologo e filosofo, santo e dottore della Chiesa, abbia considerato efficace l'utilizzo di un linguaggio economico per descrivere la conversione di uomo.<br><br> L'abilità professionale di mercante, le astuzie, le ambizioni verso la ricchezza ed il successo si trasformarono in strumenti di un difficile travaglio. La presunta pazzia di Francesco fu smentita dall'oggettiva razionalità di chi invece aveva scoperto il valore della povertà. <br><br>Non si tratta in questo caso di definire la povertà come un valore in senso morale, ma nella bilancia del commercio Francesco scoprì che quella povertà annunciata e testimoniata, quella povertà incarnata, crocifissa e ancora talmente viva da chiamarlo per nome, pesava più di tutto quello che fino ad allora aveva conosciuto.<br><br> La povertà prima di essere un valore, per Francesco ha un valore, più della guerra e delle armi, più delle astuzie mercantili, più della baldoria delle feste e del vino.<br><br> Solo che, come descritto da Bonaventura, il tesoro scoperto da Francesco era nascosto, invisibile all'occhio distratto, come una perla dentro un guscio grezzo.<br><br> Ecco perché Francesco fu considerato un pazzo, prima di tutto dal padre che, secondo la logica commerciale del mondo, prevedendo il fallimento del figlio, rifiutò di finanziarne l'impresa. Bonaventura ha voluto quindi definire l'economia della conversione come «commercio spirituale»; Chiara d'Assisi, in una lettera di sostegno al difficile cammino di Agnese di Boemia, la descrisse come «grande e lodevole scambio: abbandonare le cose temporali per le eterne». Non c'è follia dunque, ma la razionale concretezza di chi ha scoperto la ricchezza dell'invisibile.<br><br> Alessandro Giuseppe Porcari
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