Francesco il più italiano dei santi!
di Felice AccroccaPubblichiamo un estratto dello studio di Don Felice Accrocca sull'origine della frase: Francesco d'Assisi, «il più santo tra gli italiani, il più italiano tra i santi».
Francesco d'Assisi, «il più santo tra gli italiani, il più italiano tra i santi»: digitando la frase (ormai, uno slogan famoso!) su uno qualsiasi dei motori di ricerca attivi sul Web si noterà che la si attribuisce, in maggioranza, a Pio XII, che il 18 giugno 1939 proclamò san Francesco d'Assisi e santa Caterina da Siena Patroni primari d'Italia, ma non mancano altre proposte di nomi illustri, come quello del suo predecessore Pio XI o del «duce» Benito Mussolini e tanti altri ancora, meno noti ma non meno significativi. Una matassa intricata, dunque, della quale si è a lungo e invano cercato il bandolo e che, dopo lunghe ricerche, è stato infine possibile dipanare. In realtà, lo stilema, almeno per la prima parte, è molto più antico di quanto si crede: si deve infatti a Vincenzo Gioberti, che lo coniò nell'opera sua più famosa, Del primato morale e civile degli italiani.
Gioberti si sforzava di definire i caratteri del «genio nazionale» come era venuto configurandosi grazie anche all'influsso significativo del papato, al destino del quale era indissolubilmente legato quello d'Italia. Ai suoi occhi, l'Italia appariva così una nazione guelfa la cui riunificazione passava attraverso il ristabilimento della potestà pontificia che, sotto la propria presidenza, avrebbe dovuto raccogliere gli Stati italiani in un nuovo sistema federativo. In pagine vibranti, anche se convulse e a tratti caotiche, Gioberti tratteggiò il primato degli italiani rispetto all'azione (parte I) e rispetto al pensiero (parte II). Nell'esaltare la sapienza e la grandezza anche umana dei santi cristiani rispetto alla sapienza e alla grandezza pagane, egli scrisse: «E' che semplicità popolana, ma pur bella e grande, di affetti e di opere, in Francesco d'Assisi, che è il più amabile, il più poetico e il più italiano de' nostri santi!» [V. GIOBERTI, Del primato morale e civile degli italiani. Prima edizione di Losanna fatta sulla seconda belgia, t. II, Losanna 1846, pp. 360-361].
Con questa espressione l'abate torinese congiunge così la persona di Francesco al genio italiano, del quale l'Assisiate diviene, nell'ambito della santità, la massima espressione. Se teniamo conto della notorietà e diffusione raggiunte dall'opera del Gioberti, possiamo ben comprendere come tale caratterizzazione fosse destinata a gloriosa e duratura fortuna. Ne è un'indubbia prova il volume che Francesco Prudenzano dedicò all'Assisiate e al quale arrise un invidiabile successo (16 ristampe): un libro nel quale il Santo era colorato da un'inequivocabile tinta d'italianità.
Felice Accrocca
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