Anche i bambini in fila per il pane. 'Periodo critico, servono più forze'
Con le ferie coprire i turni è complicato: i gruppi alla ricerca di sostegno
La povertà non va in vacanza. Lo sanno bene, anzi lo constatano ogni mattina, i volontari del Pane quotidiano, l’associazione che dal 1898 distribuisce generi alimentati alle fasce più fragili della popolazione milanese. Quando arriva la stagione estiva le cose si complicano: non solo nei due punti di distribuzione di viale Toscana 28 e viale Monza 335 non si riduce la coda di circa tremila persone complessive, ma addirittura aumenta.
«Perché in queste settimane si aggiungono anche molti bambini che non hanno più le mense scolastiche», spiega Jeanne-Pierre Bichard. Ma il guaio è che nello stesso tempo «tanti volontari vanno a fare le loro vacanze, perché spesso di tratta di pensionati che accompagnano i nipoti in villeggiatura».
Risultato: si fa molta fatica a formare le squadre per la distribuzione del cibo e per questo Pane quotidiano lancia un appello, che riguarda soprattutto la sede di viale Monza: «Chiediamo disponibilità almeno per una mattinata alla settimana, dalle 7.30 alle 12, per un’attività molto semplice ma preziosa, perché i generi alimentari che noi distribuiamo ai poveri provengono dalla raccolta delle eccedenze cittadine e fa doppiamente male non poter aiutare chi ne ha bisogno e dover anche buttare via del cibo», spiega Bichard.
E per maggiori informazioni invita chi volesse proporsi a dare un aiuto all’associazione, a scrivere una mail (volontari@panequotidiano.eu), segnalando i propri dati per essere contattati, oppure a telefonare al numero02.58310493 tra le 9 e le 16. Ma anche nella situazione di difficoltà, un segnale positivo c’è: «Stiamo notando che negli ultimi tempi si avvicinano sempre di più i giovani - racconta il portavoce di Pane quotidiano -. Ragazzi che hanno voglia di stare a contatto diretto con la realtà che li circonda».
Nel suo insieme, il mondo del volontariato milanese resta vivace anche in estate. Se alcuni servizi - come per esempio il doposcuola offerti dall’associazione Allons Enfants - vivono una pausa fisiologica, altri nascono proprio per coprire bisogni che affiorano proprio in queste settimane: la Caritas Ambrosiana, per esempio, ha lanciato un appello al mondo cattolico per raddoppiare i servizi al Refettorio ambrosiano di piazzetta Greco (in estate aperto a pranzo per gli anziani della zona) e per reclutare giovani disponibili a portare la spesa (o altro aiuto) a domicilio a chi durante il periodo delle vacanze si trova ancora più isolato.
In vista del mese di agosto, il più difficile, per quanto riguarda i «camerieri» del Refettorio il calendario risulta coperto: hanno aderito 21 volontari, tra i quali un gruppo di professionisti di uno noto studio legale del centro, che hanno scelto di dedicare la loro pausa pranzo a questo servizio. Resta vivo, invece, l’appello ai candidati «personal shopper» per gli anziani.
«La prima squadra c’è - fa sapere la Caritas ambrosiana - ma si cercano ancora volontari per coprire il servizio fino alla fine del mese. Perché in queste settimane estive le difficoltà di chi è solo in città possono aumentare». Questi sono i contatti per offrire la propria disponibilità: telefono 02583252 89 (dalle 9 alle 13) o e-mail volontari@caritasambrosiana.it.
E per quanto riguarda i giovanissimi, sono ancora aperte le iscrizioni per gli ultimi due turni dei campi di lavoro e formazione antimafia rivolti a ragazzi maggiorenni e minorenni. Titolo dell’iniziativa: «Scegli da che parte stare».
Giampiero Rossi - Corriere.it
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