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L'appello di De Masi, Scurati e Padre Enzo: Impegniamoci per salvare la Costiera Amalfitana

è l'appello unitario del sociologo Domenico De Masi, dello scrittore Antonio Scurati e di Padre Enzo Fortunato

di CORRIERE DELLA SERA
Credit Foto - IL VESCOVADO

«Impegniamoci tutti per salvare la Costiera Amalfitana»: è l'appello unitario del sociologo Domenico De Masi, dello scrittore Antonio Scurati e di Padre Enzo Fortunato lanciato questa mattina dal Corriere della Sera.



A pagina 27, nell'articolo di piede, i tre volti noti della cultura italiana, legati visceralmente alla Costiera Amalfitana, invocano unità d'intenti e concordia tra gli attori del territorio deputati alla risoluzione degli annosi problemi legati al rischio idrogeologico in uno dei luoghi più belli e delicati del pianeta. Segue testo dell'articolo. (IL VESCOVADO).

«Impegniamoci tutti per salvare la Costiera Amalfitana»

Il fuoco di fila che i media trasmettono sulla devastazione della Costiera Amalfitana lascia sgomenti anche se si tratta di una catastrofe annunziata. Terrazzamenti non solo preziosi ma anche bellissimi, costati vite intere di impegnata fatica agli antichi abitanti, vengono spazzati via in poche ore per l'ingiuria del clima unita all'incuria degli uomini. Eventi analoghi si abbattono sul litorale e sugli abitati.

In quanto cittadini della Costiera ci sentiamo doppiamente vicini ai nostri compaesani colpiti da questi disastri e costretti ai disagi che ne derivano. Legati a questo territorio da un rapporto organico e da un impegno di lunga durata, ci consentiamo il seguente appello alle istituzioni, ai sindaci, ai nostri concittadini.

E' evidente che, paragonando la situazione odierna alle opere imponenti del secolo scorso, le istituzioni attuali, nazionali e regionali, risultano sempre meno adeguate ai problemi di crescente complessità imposti dalla società postindustriale. Spesso prive di una visione complessiva e lungimirante, esse operano in modo frammentario e a rimorchio degli eventi disastrosi. Oppure indulgono a progetti azzardati e dannosi per l'ambiente.

Alle istituzioni facciamo appello affinché svolgano finalmente una solida azione preventiva per la salvaguardia dei luoghi, la sicurezza delle persone, la bellezza del territorio.

I comuni che punteggiano la Costiera, a pochi passi l'uno dall'altro, e con una popolazione complessiva paragonabile al piccolo quartiere di una città, con il loro contributo di idee e di azioni concrete possono essere di insostituibile supporto e stimolo alle istituzioni regionali e nazionali. Ciò richiede una comunità d'intenti, una vastità di vedute, una generosa concordia che i sindaci debbono pazientemente coltivare, anteponendole alle lotte di potere e agli odi di fazione.

L'intera popolazione della Costiera, a sua volta, dovrebbe anteporre i problemi del proprio territorio - collettivi, strutturali, di lungo raggio - agli interessi contingenti e di parte.

A nostra volta siamo pronti, per quanto ci è possibile, a offrire tutta la nostra collaborazione gratuita affinché un territorio così bello e prezioso sia messo finalmente in sicurezza e agli abitanti sia restituita la tranquillità. Per dire insieme senza tentennamenti: "Madre Terra".

Domenico De Masi - sociologo

Antonio Scurati - scrittore

Padre Enzo Fortunato – francescano.

DAL CORRIERE DELLA SERA DI OGGI, 28 DICEMBRE 2019



CORRIERE DELLA SERA

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