Così internet diventa opportunità
E' terminata l'edizione 2019 del Festival internazionale del giornalismo. Un’ultima giornata ricchissima, come lo sono state quelle precedenti: a chiudere è stato il tradizionale appuntamento con Diego Bianchi e la banda di Propaganda Live. Ma prima si sono toccati tantissimi temi di strettissima attualità. Tra i quali Dalle comunità alla community, argomento di cui ha parlato Padre Enzo Fortunato, direttore della Sala stampa del Sacro convento di Assisi, nella sala del Dottorato
"Ho provato a rispondere alla domanda sulle opportunità di Internet chiedendomi se vogliamo rimanere una rete di fili. O diventare una rete di persone» - è partito da qui l’intervento che padre Enzo ha tenuto domenica al Festival del Giornalismo, intervistato da monsignor Paolo Giulietti, neo-arcivescovo di Lucca, nell’incontro sul tema Dalle comunità alle community.
«E’ LO STESSO tema che Papa Francesco ha scelto per la Giornata mondiale delle comunicazioni – dice padre Enzo – invitando a vedere Internet come luogo di umanità. Perché la rete è attendibile quando a circolarci dentro siamo noi. Che dobbiamo e vogliamo essere utenti e non untori».
Come aprirà il suo intervento?
«Da un’affermazione di Kierkegaard: la nave è finita in mano al cuoco di bordo e ciò che indica il comandante non è più la rotta ma quello che mangeremo domani. Ecco penso che oggi bisogna riportarci tutti nella nave delle rete, ma avendo una rotta. Ho trovato istruttivo il messaggio circolato in ristoranti e bar: qui non c’è rete ma c’è la possibilità di parlare tra voi. E’ questo il punto di partenza e di arrivo che cercherò di presentare al Festival».
C’è un rischio di deriva?
«Dobbiamo prendere atto delle autodenunce di Schmidt, amministratore delegato di Google, e Zuckerberg, fondatore di Facebook: ‘Non era quello che volevamo’, hanno detto assistendo alla deriva. La risposta, credo, non devono darla loro, siamo noi che dobbiamo prendere coscienza di quello che vogliamo La rete offre risposta ai tanti interrogativi solo quando facciamo diventare reale il virtuale. Così la rete di fili diventa rete di persone».
La rete è un’opportunità?
«Lo diventa quando lo diventiamo noi. Ci sono due strade, che traggo da un bellissimo testo di Bauman: credere alle parole altrui e aver fiducia nell’altro oppure vedere ovunque solo pericoli. Io sono uno di quelli che vuole credere e aver fiducia nell’altro, questa è la strada che dobbiamo percorrere».
La comunicazione ha colori francescani...
«Francesco d’Assisi è stato l’uomo che si è fatto ed è diventato comunicazione, cercherò di battere i suoi sentieri. Oggi la questione è morale: possiamo fare tutto quello che vogliamo, non resta che chiederci cosa vogliamo».
Padre Enzo Fortunato, La Nazione
Redazione online
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