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Dalla Bielorussia a Rieti alla scoperta di Francesco

Credit Foto - Erika Pace

Il Giugno Antoniano è anche incontro, condivisione, solidarietà. È stato il caso della visita di un gruppo di bambini bielorussi, arrivati dal convento di Cattolica che li ospita nella Valle Santa per visitare i luoghi che furono tanto cari a san Francesco.

Padre Antonio Maria, padre Marcello e padre Luigi della fraternità francescana interobbedenziale di San Rufo hanno accompagnato il vivace gruppo di ragazzini, da Greccio, luogo del primo presepe al mondo, fino a Rieti, dove sotto gli archi di Palazzo Papale i piccoli visitatori sono rimasti incantati davanti alla maestosità del presepe del maestro Francesco Artese.

«È stata una splendida giornata – racconta frate Luigi – questi bambini sono ospiti di un ex convento di Cattolica aperto all’accoglienza, e noi della fraternità interobbedenziale di Rieti abbiamo pensato di dedicare un giorno al mese all’accoglienza di questi giovani. Gli facciamo gustare quello che c’è di bello nella Valle del Primo Presepe, abbiamo iniziato con la visita a Greccio, illustrando loro la storia di san Francesco qui nei nostri territori. E poi, lo splendido presepe monumentale di Palazzo Papale, dal quale sono rimasti affascinati».

I ragazzi sono rimasti affascinati dalla tranquillità e l’atmosfera di quiete francescana che si respira nella nostra Valle, e dopo le visite guidate terminate con la Cattedrale di Rieti sono stati ospitati a pranzo dalle suore dell’Istituto Divino Amore, dove hanno avuto l’opportunità di fraternizzare con i bambini reatini.

«Il convento dei frati minori conventuali di Sant’Antonio a Cattolica – prosegue frate Luigi – , è stato chiuso in qualità di convento ma è rimasto come casa di accoglienza, grazie alla presenza di un frate parroco e di una direttrice, ministra dell’ordine francescano secolare. Un luogo che ospita circa quindici bambini al mese. Qui a Rieti le prime impressioni mi sono sembrate assolutamente positive, i bambini hanno risposto benissimo a questa giornata hanno imparato quello che ha significato san Francesco nella nostra Valle, grazie anche al modo originale e piacevole di illustrare le cose individuato da padre Marcello».

Bambini arrivati a Rieti per la prima volta, ma che non sarà certo l’ultima. Saranno infatti ospitati sempre più spesso nella nostra città, grazie alla Fondazione con sede a Terni “Aiutiamoli a vivere”, e che porta circa 400 bambini al mese in Italia. «Noi come fraternità interobbedenziale ci mettiamo a disposizione a favore dello spirito di aggregazione e della promozione della conoscenza della spiritualità francescana nella Valle Santa». http://www.frontierarieti.com




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