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Ex Ilva, si fermano tutti gli stabilimenti. Assemblea a Genova

L'agitazione ha avuto inizio alle 7 di questa mattina e proseguirà per 24 ore

Credit Foto - ANSA/RENATO INGENITO

Negli stabilimenti della ex Ilva, è l'ora dello sciopero. L'agitazione ha avuto inizio alle 7 di questa mattina e proseguirà per 24 ore. A Genova, nella fabbrica di Cornigliano, i dipendenti hanno deciso di riunirsi in assemblea a partire dalle 8. I lavoratori iscritti alla Fim hanno già scioperato fino alle 15 del 7 novembre. Lo sciopero di oggi - che investe i tre turni di lavoro - è stato indetto da Fiom e Uilm che hanno atteso l'incontro tra governo e sindacati prima di proclamare la mobilitazione.

Unitaria però è la valutazione che i sindacati danno dei fatti. "Le organizzazioni sindacali nazionali di Fim, Fiom e Uil dichiarano intollerabile quanto emerso dall'incontro di mercoledì tra il Presidente del Consiglio e i vertici di ArcelorMittal, programmato per chiedere il ritiro della procedura di disimpegno dagli stabilimenti dell'ex Ilva annunciata il 4 novembre. La multinazionale ha posto delle condizioni provocatorie e inaccettabili e le più gravi riguardano la modifica del Piano ambientale, il ridimensionamento produttivo a quattro milioni di tonnellate e la richiesta di licenziamento di 5 mila lavoratori, oltre alla messa in discussione del ritorno a lavoro dei 2 mila attualmente in amministrazione straordinaria", si legge in una nota dei sindacati.

Scrivono ancora i sindacati: l'azienda deve decidere "l'immediato ritiro della procedura di disimpegno mentre il governo non può concedere nessun alibi alla stessa per disimpegnarsi". Vanno dunque ripristinate "tutte le condizioni previste dall'accordo del 6 settembre 2018 che permetterebbe di portare a termine il piano ambientale nelle scadenze previste. Le condizioni devono, inoltre, includere lo scudo penale limitato all'applicazione del piano ambientale e il ritiro di qualsiasi ipotesi di esuberi".

Delegati sindacali spiegano che - nei settori edilizia, meccanica, manutenzioni, servizi, trasporti, pulizie industriali e civili - l'adesione allo sciopero sarà alta perché, con la pesante ristrutturazione che si annuncia, l'indotto-appalto è l'anello debolissimo, privo della protezione degli ammortizzatori sociali.

Repubblica.it 



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