Finanziaria, i provvedimenti per la famiglia
Tra congedo maternità e paternità; bonus bebè e smart working
di Antonio Tarallo
Alcune novità previste dalla Finanziaria 2019, per le famiglie italiane. Certamente, e basta dare un’occhiata agli organi di stampa più importanti, sembra però che l’attenzione maggiore venga riservata soprattutto alla “situazione pensioni” e ad altri provvedimenti economici.
Ma il “capitolo famiglia” annovera alcune decisioni che proveremo a sintetizzare, per i nostri lettori.
Congedo maternità e paternità
Le future mamme potranno scegliere di lavorare fino al nono mese di gravidanza. Con sempre il nullaosta del medico, è prevista la possibilità di poter usufruire dei cinque mesi congedo di maternità interamente dopo la nascita del figlio. Confermato il congedo di paternità e allungato, rispetto al 2018, di un giorno.
Bonus bebè
Il Governo ha confermato il bonus bebè da richiedere all’Inps. Queste le modalità: per i primi dodici mesi di vita del bambino sarà erogato un assegno di 192 euro al mese con Isee pari o inferiore a 7000 euro. Per l’arrivo di un secondo figlio è previsto un incremento del 20% delle suddette somme.
Aumentato bonus asilo nido
Passa invece da 1.000 a 1.500 euro l’anno, per tre anni, il bonus erogato dall’Inps per aiutare i genitori a sostenere la spesa per la retta degli asili nido pubblici o privati. Al momento l’aumento di 500 euro è previsto per il triennio 2019-2021.
Smart working
E’ la norma che riguarda le situazioni dei genitori di bambini disabili. Se le aziende si avvalgono di questo modello lavorativo – libero da vincoli di orario – gli accordi dovranno dare la precedenza alle domande delle mamme (nei tre anni che seguono il congedo di maternità) di figli con disabilità.
Terreni in comodato per famiglie numerose
Incentivi particolari per il terzo figlio. Per i genitori che, nel corso del triennio 2019-2021 avranno il terzo figlio, è prevista la concessione di terreni in comodato d’uso gratuito. Per almeno 20 anni.
Incentivi per seggiolini auto “sicuri”
Stanziamento di un fondo di un milione per il 2019 e di un altro milione per il 2020 per incentivare l’acquisto di un dispositivo di sicurezza che, tramite allarme sonoro, possa avvertire papà e mamme della presenza del bambino all’interno dell’abitacolo.
Carta famiglia per chi ha almeno tre figli
La manovra prevede inoltre lo stanziamento di 1 milione per ogni anno del triennio 2019-2021 per la carta famiglia, tessera con cui è possibile ottenere sconti sull’acquisto di determinati beni e servizi, e riduzione di determinate tariffe per le famiglie con un minimo di tre figli di età non superiore ai 26 anni.
Caregiver familiari
Incrementato di 5 milioni l’anno – sempre per il triennio 2019-2021 – il fondo per sostenere i caregiver. Sono chiamati così gli assistenti per i familiari non autosufficienti.
Fondo per conciliare famiglia e lavoro
Stanziaticento milioni annui per sostenere le politiche destinate alle famiglie. Una parte andrà servirà ad incentivare il welfare aziendale. Obiettivo: permettere ai lavoratori e alle lavoratrici dipendenti di conciliare vita privata e lavoro.
Fondo politiche giovanili
Viene incrementato di 30 milioni il fondo per le politiche giovanili che serve per formazione culturale e professionale, per l'inserimento dei giovani nella vita sociale.
La manovra, così come stata presentata, ha suscitato alcune critiche da parte del Forum nazionale delle associazioni familiari che, da tempo, si batte per focalizzare l’attenzione della politica e dell’opinione pubblica sulla importante e troppe volte trascurata istituzione “Famiglia”. “In una manovra di 31 miliardi di euro, alla famiglia viene destinato solo mezzo miliardo, meno di un sessantesimo”, questo il commento del presidente del Forum, Gigi De Palo, in una recente intervista al SIR, Servizio Informazione Religiosa.
Ancora una volta, questa importante e fondamentale istituzione, non ha avuto – forse – l’attenzione dovuta. Ciò che emerge dal documento della Finanziaria 2019, sono gli ennesimi rimandi – ad un futuro indefinito – di iniziative strutturali in grado di offrire un reale sostegno a tutti coloro che – come si usava dire, in certo “gergo popolare” – hanno deciso di “metter su famiglia”.
Per un commento su tale scenario, abbiamo ascoltato la voce di Emma Ciccarelli, vice-presidente del Forum nazionale delle associazioni delle famiglie, che gentilmente ha risposto ad alcune domande per “San Francesco, patrono d’Italia”.
Antonio Tarallo
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