Francesco: inaugurazione museo “Anima mundi”, no a “rancore, razzismo, nazionalismo”
di REDAZIONE AGENSIR
“Apprezzo che l’allestimento realizzato, e per il quale ringrazio quanti vi hanno lavorato – curatori, architetti, ingegneri e operai, tutti! – sia nel segno della trasparenza. È un valore importante la trasparenza, soprattutto in una istituzione ecclesiale. Ne abbiamo sempre bisogno!”. Lo ha detto il Papa, inaugurando e visitando questo pomeriggio il museo etnologico “Anima mundi”, insieme con i padri sinodali riuniti fino al 27 ottobre in Vaticano per il Sinodo per l’Amazzonia. “In queste vetrine troveranno spazio, nel corso del tempo, migliaia di opere provenienti da ogni parte del mondo, e questo tipo di allestimento intende metterle quasi in dialogo tra di loro”, l’omaggio di Francesco: “E siccome le opere d’arte sono l’espressione dello spirito dei popoli, il messaggio che si riceve è che bisogna sempre guardare ad ogni cultura, all’altro, con apertura di animo e con benevolenza. La bellezza ci unisce. Ci invita a vivere la fratellanza umana, contrastando la cultura del rancore, del razzismo, del nazionalismo, che è sempre in agguato”. “Queste sono culture selettive, culture di numeri chiusi”. “Pochi mesi fa, da questo Museo, sono partite alla volta di Pechino alcune opere di arte cinese. E prima altre avevano raggiunto alcuni Paesi islamici”, ha ricordato il Papa: “Quante buone iniziative si possono fare grazie all’arte, riuscendo a superare anche le barriere e le distanze”.
REDAZIONE AGENSIR
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