L’alternativa a Google? Ecosia, il motore di ricerca eco-friendly
La missione di Ecosia, in quanto social business, è quella di coltivare concretamente un mondo più sostenibile
di Domenico MarcellaMentre il presidente brasiliano, Jair Bolsonaro, dichiarava di aver incrementato gli incendi nella foresta amazzonica, poiché in disaccordo con le politiche attuate dai precedenti governi, noi quasi per caso – ma niente, in realtà, avviene per un semplice gioco di casualità – chiedevamo aiuto a Ecosia (www.ecosia.org). Fondato in Germania, alla fine del 2009, da Christian Kroll in associazione con Bing, Yahoo e WWF, Ecosia è il primo motore di ricerca che investe l’80% dei proventi ricavati delle ricerche degli utenti a sostegno dei programmi di riforestazione in diverse zone del Mondo.
Come tutti i motori di ricerca, infatti, anche il fatturato di Ecosia si genera tramite i proventi delle ricerche effettuate dagli utenti. In questo caso, però, i link pubblicitari correlati – denominati Ecolinks– ci consentono di decidere come questi fondi dovranno essere redistribuiti fra progetti umanitari e ambientali scelti in precedenza. La missione di Ecosia, in quanto social business, è quella di coltivare concretamente un mondo più sostenibile.
E per farlo ricorre agli alberi, piantati con l’ambizione nobile di assorbire CO2 dall’atmosfera, tramite il processo di fotosintesi, contrastando così l’aumento dell’effetto serra e altri problemi come l'acidificazione dei mari.
Lanciato 10 anni fa, in concomitanza della conferenza ONU sui cambiamenti climatici di Copenhagen, Ecosia vanta, inoltre, una rete di server alimentati al 100% da energia solare; dettaglio non trascurabile, ‘ché lo rende un browser totalmente a impatto zero.
A ormai pochissime settimane dal 21 novembre, giorno in cui l’Italia celebra la Giornata degli Alberi – presenza importante per il pianeta Terra, messa sempre più a dura prova non soltanto dall’annosa piaga delle deforestazioni, ma anche dalla follia dis-umana di un uomo che vanta orgoglioso di aver potenziano i roghi in Amazzonia – noi abbiamo scelto di non rivolgerci più a Google ma di far di Ecosia il nostro nuovo motore di ricerca.
«Change the world three times a day» è possibile. E se scegliamo di provare a cambiare il mondo tre volte al giorno – anche soltanto con piccoli gesti – il risultato sarà ben evidente sotto gli occhi di tutti.
Domenico Marcella
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