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La solidarietà dei bambini: vendono fiori in aiuto della compagna malata

Iniziativa degli alunni di terza Elementare alla “Umberto Sacco” di Alba dopo l’appello dei genitori della piccola

Credit Foto - La Stampa

Ottocento primule per Alessandra. Sono quelle vendute in un solo pomeriggio alla scuola «Umberto Sacco» di Alba, dai compagni di terza Elementare della bimba di 8 anni con una rara mutazione genetica. I genitori da qualche settimana hanno deciso di chiedere un aiuto per raccogliere fondi destinati a una ricerca su questa malattia di cui esistono solo sei casi in Italia e un centinaio nel mondo. Un appello a cui la città ha risposto in modo inaspettato, con iniziative che si susseguono una dopo l’altra.

«Abbiamo voluto coinvolgere gli alunni in un laboratorio solidale - raccontano le insegnanti - e loro hanno aderito con entusiasmo, decorando i vasi uno ad uno. Un grazie all’azienda “Perrone Bartolomeo” che ci ha fornito i fiori e a chi li ha comprati. Il ricavato sarà devoluto all’associazione Ama.le Iqsec2, fondata dai genitori di Alessandra e altre due famiglie».

Per loro è sceso in campo anche il commerciante Mimmo Caruso che ha lanciato l’evento benefico «Alba Ama Ama.le», con il coinvolgimento di chef, cantine e calciatori. «Sono sorpreso delle adesioni - dice -, ognuno è pronto a fare la sua parte. Aspettiamo solo di definire luogo e data».

Basta invece un clic, fino a domenica sul sito www.realefoundation.org , per far vincere all’associazione materiale didattico da donare alla scuola.

«Ringrazio di cuore tutti - dice Danila, la mamma della piccola -. Ci siamo accorti che qualcosa non andava quando Alessandra aveva 19 mesi, con le prime crisi epilettiche e il ritardo nello sviluppo e, dopo anni di pellegrinaggi da un ospedale all’altro, nel 2016 è stata il primo caso diagnosticato in Italia. Sui social abbiamo conosciuto le famiglie di Roma e Pinerolo. Non essere più soli ci ha aperto un mondo. In situazioni come le nostre si rischia l’isolamento. Sono bastate però queste poche settimane per farmi sentire che riusciremo a fare qualcosa di importante».

Donazioni sono possibili tramite bonifico (info su www.amaleiqsec2.com).


Isotta Carosso - La Stampa



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