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Movimento per l'ambiente, Garrone (Erg): "Fondamentale contributo giovani"

di Padre Enzo Fortunato

Il presidente di ERG (tra i primi 10 produttori di energia eolica in Europa) e Sole24Ore, Edoardo Garrone, in occasione della sua partecipazione all’assemblea generale di Confindustria Umbria, ha approfittato per un saluto al Sacro Convento di Assisi. Dopo l’incontro in Basilica con il Custode, Mauro Gambetti, Garrone è stato intervistato dal direttore della Sala Stampa, Padre Enzo Fortunato.

Le nuove generazioni stanno gridando non rubateci il futuro, non rubateci i nostri sogni. Cosa risponde a questi ragazzi?

Un conto è l’attenzione e la sensibilizzazione ai problemi ambientali, altro conto è sapere cosa fare e chi può farlo. I ragazzi possono già fare qualcosa. Pensiamo al problema delle plastiche non riutilizzabili, le bottigliette di plastica: basta bere l’acqua dalle borracce per eliminare tantissime bottiglie all’anno. Ma l’industria e i governi possono fare molto di più. I governi stanno investendo tantissimo. Ci sono accordi intergovernativi molto importanti, come l’accordo di Parigi COP21. Alcuni grandi Paesi, come gli Stati Uniti, sono rimasti fuori, ma sono sicuro che rientreranno. Da quell’accordo si prevedono finanziamenti pubblici per innovare il modo di produrre, così da ridurre i consumi non necessari e avere un impatto sull’ambiente positivo o meno negativo, contrastando i cambiamenti climatici.

Con ERG, siete tra i primi a vivere un processo di conversione ecologica. Cosa ha fatto scattare questo percorso?

Paradossalmente è stata la crisi del 2008. Abbiamo dovuto reinventarci: abbiamo capito che il petrolio per un operatore come noi, piccolo rispetto ad altri colossi, era arrivato al termine e rischiavamo troppo a continuare su quella strada. Abbiamo venduto una raffineria in Sicilia e con il ricavato abbiamo investito in energia eolica, così è cominciato il processo di cambiamento. Lo scorso anno siamo usciti definitivamente dal petrolio e ora siamo il primo operatore eolico in Italia, tra i primi 8 in Europa. E da un anno abbiamo cominciato anche con l’energia solare.

Da una crisi è nata questa conversione. A me viene in mente Francesco d’Assisi. Che da una crisi in una battaglia decide di cambiare vita. Lei se lo immagina qui?

Questo posto ha un impatto emotivo straordinario, anche per un laico. Il senso di profondità di questo porticato e il senso dell’infinito. Direi che è uno dei posti più belli del mondo, anche come rapporto con la natura. Uno dei grandi messaggi che ci ha lasciato San Francesco è proprio questo: l’integrazione tra uomo e natura, tra uomo e altri esseri viventi. E l’uomo come uno di essi, non come uno sopra agli altri. Il porticato mi dà queste emozioni. Camminerei tutto il giorno avanti e indietro, mi aiuterebbe a fermarmi un attimo. Ormai le nostre vite sono frenetiche, non si riesce mai a pensare. Mi piacerebbe poter venire qua spesso, camminare da solo per poter pensare, fermarmi un attimo e riflettere sul senso della vita, sul rapporto tra uomo e natura, su quanto stiamo facendo di bene e di male. All’uomo serve la meditazione.

 

E sul progetto “Fra’ Sole”, per la sostenibilità del Complesso Monumentale di Assisi, di cui ERG è partner?

Si tratta di un progetto che dovrebbe essere imitato da tutti. L’obiettivo di decarbonizzare totalmente l’energia consumata nella Basilica di San Francesco. Il messaggio che si lancia a milioni di persone che vengono ad Assisi, che siano turisti o fedeli, è che ognuno può dare il suo contributo per ridurre l’impatto delle emissioni a CO2 e per un futuro sostenibile, che è causa dei cambiamenti climatici. Non bisogna solo chiedere che siano gli altri a fare: ognuno, nel suo piccolo, può dare il proprio contributo, che è straordinario. Il progetto Fra’ Sole va in questa direzione. Si tratta di un progetto importante, che comporta investimenti. ERG sta dando il suo contributo. Sono sicuro che sarà un progetto a grande impatto, anche economico, non solo ambientale. Gli investimenti per la riduzione delle emissioni, per il risparmio energetico in senso green sono investimenti a ritorno economico: non sono denari buttati, ma investimenti che tornano indietro. Come azienda italiana, è un orgoglio dare un aiuto proprio qui alla Basilica di San Francesco: un luogo non solo di culto ma che fa parte integrante del patrimonio culturale del nostro Paese, l’Italia, un luogo straordinario come straordinario è questo posto.


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Padre Enzo Fortunato

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