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No al decreto immigrazione, oggi, lunedì 15 luglio, sit in a Roma e Verona. L’appello di Padre Zanotelli

Lo stesso giorno a Verona si tiene un’altra manifestazione

di Redazione Articolo 21
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Su appello del missionario comboniano padre Alex Zanotelli, lunedì 15 luglio si terrà a Roma, davanti a palazzo Montecitorio, un presidio per dire NO al Decreto immigrazione e sicurezza bis, che proprio in quella giornata verrà presentato in Parlamento per essere trasformato in legge. Lo stesso giorno a Verona si tiene un’altra manifestazione per condividere  “l’indignazione e la preoccupazione per questa norma e questo tempo che criminalizza la solidarietà, disumanizzando non solo le e i migranti, ma tutte e tutti noi”

L’appuntamento è alle 21 davanti al Tempio votivo (piazzale XXV aprile 8, di fronte alla stazione Porta Nuova) per una risposta di preghiera interreligiosa, di raccoglimento laico e di digiuno. L’obiettivo è, come scrive padre Zanotelli, “denunciare non solo le clausole normative che violano i principi fondamentali della nostra Costituzione, del diritto e dell’etica, ma anche perché riteniamo sia proprio l’etica a essere colpita a morte in questo tempo, visto il venir meno del soccorso in mare, dell’accoglienza e la declinazione come reato del dovere di salvare vite umane, come accaduto nei recenti casi della Sea Watch 3, con la capitana Carola Rackete e del veliero Alex di Mediterranea!  Non possiamo rimanere in silenzio davanti ai nuovi giri di vite contro i migranti, all’impiego massiccio di radar e monitoraggi con mezzi aerei e navali sulle coste africane, per intercettare le partenze di migranti e segnalarne alle autorità libiche perché li riportino nei lager. Senza mai fare alcun riferimento al fatto che in Libia è in atto una spaventosa guerra e che Tripoli non è, come abbiamo affermato più volte nelle manifestazioni precedenti, un porto sicuro! “. L’appello integrale di Padre Zanotelli si trova sul sitodi nigrizia.it).

 Questo l’appello degli organizzatori: “ Chiediamo alla cittadinanza, alle forze sindacali, all’associazionismo cattolico e laico di unirsi alle nostre voci. Non si può barare sulle vite umane, nello specifico vite dei poveri! È l’ora delle decisioni: se stare dalla parte della vita o della morte. È in ballo la nostra democrazia e i suoi valori fondamentali, è in ballo il cuore del Vangelo e del Corano. Vogliamo costruire insieme una comunità che abbia alla base il riconoscimento di diritti universali e condivisi”. L’iniziativa è frutto del lavoro e dell’impegno di Missionari comboniani, Nigrizia, Centro missionario diocesano, Centro Pastorale Immigrati, Comunità islamica di Verona, Monastero del Bene Comune, Gim Verona, Combonifem, Cestim. Articolo21



Redazione Articolo 21

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